Anticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Inter 3-0
Reti: 1′ pt e 17′ st Pato (M), 43′ st rig. Cassano (M)
Milan – Inter 3-0
I tifosi del Milan l’avevano pensata nel corso degli ultimi tre mesi: la coreografia di marca milanista in occasione dell’ennesimo derby da tutto esaurito è tutta per lui. Leonardo Giuda Iscariota riprodotto in occasione dell’ultima cena, messa lì a cancellare per sempre in cuori nei quali l’ex tecnico milanista era riuscito a entrare con prepotenza, quella figura diventata ingombrante. Anche perchè, semmai, nel corso degli ultimi anni il club della famiglia Berlusconi aveva abituato al percorso inverso e contrario: fiotte di interisti passati sull’altra estremità della guglia.
Gara decisiva ma la convinzione è che ai fini della vittoria finale in campionato possa essere più pesante la vittoria degli uomini di Allegri, che lascerebbero i cugini a -5, che quella di Zanetti e compagni. Lo spettacolo dello stadio San Siro è degno di fotoricordo, il prepartita – caratterizzato dall’arresto di un ultrà milanista (“Frequentatore della curva ma non è mai stato un capo”, si è premurato a dichiarare lo storico riferimento del tifo rossonero, Giancarlo Capelli, noto ai frequentatori delle curve come il Barone) – trovato con un ordigno artigianale – definito dal potenziale micidiale dagli artificieri – quattro coltelli, una mazza da baseball e una bomboletta di spray urticante. Poteva essere una strage. Evitata grazie alla segnalazione di un secondo tifoso, anch’egli rossonero, anch’egli frequentatore della curva. Due modi differenti di intendere il tifo, probabilmente due maniere diametralmente opposte di intendere la vita stessa.
La tattica: Allegri sceglie Robinho quale partner offensivo di Pato e schiera Boateng sulla trequarti garantire qualità e quantità. In mediana, ruolo di regia affidato a Van Bommel mentre Zambrotta torna a occupare la fascia sinistra in retroguardia. Leonardo, di contro, decide di giocarsela per davvero e replica con lo schieramento più spregiudicato possibile: trequarti d’assalto con Eto’o e Pandev sugli esterni a sostegno di Pazzini. Dietro, Chivu e Ranocchia i centrali. Stankovic in panchina.
Neppure il tempo di godersi le coreografie che i rossoneri passano in vantaggio dopo 48 secondi. In molti, sugli spalti di San Siro, non hanno fatto neppure in tempo ad assistere alla marcatura. Prima azione della partita: da Pato per Gattuso il quale filtra per Robinho, contrasto con Julio Cesar in uscita e pallone nuovamente al Papero. 10 metri, porta vuota, destro a porta vuota. nella prima fase di gioco, Inter inesistente: al 9′ Abate crossa da destra a sinistra nel tentativo di cambiare gioco: 14 metri e sinistro al volo di Seedorf, fallo di mano evidente di Maicon che l’arbitro giudica (forse inopportunamente) involontario.
Ritmo alto ma pochi tiri in porta: il primo tentativo nerazzurro arriva al 19′. Pandev fa filtrare in area per Pazzini che evita Zambrotta: sinistro all’altezza dei 9 metri, grande respinta di Abbiati. I locali tornano micidiali tra il 36′ e il 37′: contropiede di Robinho che serve Pato, dal brasiliano a Boateng ma Ranocchia sventa provvidenzialmente; successivamente Van Bommel conclude dai 25 metri, deviazione di Chivu con palla a scendere che colpisce la traversa. Si chiude con un crescendo nerazzurro: al 39′ corner di Sneijder, colpo di testa di Thiago Motta dai 7 metri e parata di Abbiati in tuffo sulla destra. Al 43′ Cambiasso serve Eto’o solissimo ai 4 metri, destro a colpo sicuro e palla incredibilmente fuori.
Nessun cambio a inizio ripresa e si ricomincia con un dominio territoriale rossonero evidente. Al 9′ altro episodio decisivo: Boateng lancia Pato che fila verso l’area. Chivu lo mette giù da ultimo uomo, espulsione e punizione dal limite che Thiago Silva non riesce a sfruttare a dovere. Da lì al raddoppio, sono solo una decina di minuti: è il 17′ quando Seedorf apre in area per Abate che conclude a rete ma il tiro si trasforma in un assist per Pato che insacca con un colpo di testa a porta vuota.
Al 27′ obinho si divora la terza marcatura corale lasciandosi ipnotizzare da Julio Cesar. Ancora il brasiliano al 32′: sinistro ad incrociare, para l’estremo avversario. Al 43′ rigore per i rossoneri per fallo in area di zanetti sul neoentrato Cassano: al tiro FantAntonio che beffa Julio Cesar, fa in tempo a beccarsi un primo giallo e a rimediarne un secondo nei minuti di recupero. Nel complesso uno dei più bei Milan della stagione e un’Inter troppo brutta per essere vera. Batosta per Leonardo, terzo ko in tre derby da allenatore. E’ segno certificato del fatto che il tricolore cambierà maglia? Presto per dirlo ma l’ulteriore passo di avvicinamento del Milan è innegabile.
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