Zdenek Zeman non può essere considerato solo l’allenatore del Foggia, è una voce sempre molto ascoltata dai tifosi e dagli appassionati di calcio. In questi giorni ha rilasciato un’intervista a CalcioNapoli24.it, e ora il sito ne ha diffuso una sintesi.
L’intervista è interessante perché racconta episodi finora poco conosciuti della carriera del Boemo, e contiene domande molto dirette – mentre spesso chi intervista Zeman lo fa con troppa deferenza.
Un esempio è la domanda sul perché ha scelto di andare al Napoli ad allenare, anche se ci lavorava il figlio di Luciano Moggi. E questa è la risposta:
Pensavo di essere tanto bravo e di poter fare un buon lavoro, nonostante i tanti ostacoli, in una piazza che calcisticamente parlando è una delle più belle in assoluto: la passione dei tifosi è incredibile.
Alla domanda se ha mai sentito quel Napoli come una sua creatura risponde così:
Assolutamente no. Buona parte dei giocatori furono portati da Moggi che non aveva altre soluzione per sistemarli. Fresi e Moriero, ad esempio, non erano per niente adatti al mio gioco. Avevo richiesto tanti altri calciatori ma non fui accontentato.
Alcuni che Zeman avesse richiesto Roberto Baggio, ma il boemo minimizza il suo apporto in tema:
L’idea di portare Baggio era comunque più di Corbelli che mia, io avevo chiesto un altro dieci illustre: Gianfranco Zola! La trattativa era ben avviata ed anche il giocatore era entusiasta; purtroppo l’accordo con il Chelsea non fu raggiunto. Ad un certo punto sembrava si potessero acquistare entrambi ma feci presente che sarebbe stato difficile farli coesistere: a me serviva un solo calciatore con quelle caratteristiche.
E’ proprio il caso di dire dalle stelle alle stelle, visto che alla fine arrivò David Sesa, attaccante svizzero che l’anno prima aveva fatto benissimo nel Lecce. Peccato che
Costava due miliardi… Strano che il Napoli l’abbia acquistato a 15.
Sulla lotta scudetto, lui vede le due milanesi come favorite
ma il Napoli con il suo entusiasmo potrebbe inserirsi. Come gioco preferisco l’Udinese, la squadra di Guidolin esprime il miglior calcio in Italia. Purtroppo i friulani pagano un inizio di campionato deludente.
Su Calciopoli il nostro boemo si mostra molto soft:
oggi non ci sono quelle situazioni che si vivevano qualche anno fa ma è evidente che c’è ancora tanto da migliorare. Il calcio per me resta un gioco che dovrebbe divertire e avvicinare la gente alla pratica sportiva. Purtroppo ci sono troppe cose che causano l’effetto contrario, cioè allontanare.
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