Già oltre un anno fa si sentiva vociferare del coinvolgimento di Paolo Maldini, bandiera del Milan di cui è stato capitano per 12 anni, ma che ha giocato in rossonero per tutta la vita, in un’inchiesta su presunti casi di corruzione ed evasione fiscale.
Dopo che alcune persone sono finite in carcere ed in tutto 39 sono state indagate, arriva oggi la notizia che anche lui è stato rinviato a giudizio. L’accusa nei suoi confronti è di aver corrisposto all’ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate Luciano Beressi un assegno di 40 mila euro per una consulenza, più 185 mila euro pagati a nero per aggirare i controlli fiscali.
Non solo. Infatti pare che l’ex numero 3 rossonero abbia chiesto (ed ottenuto) da Beressi un controllo illegale su una persona con cui voleva entrare in affari in Toscana. Maldini si è sempre difeso affermando che Beressi avrebbe spostato quei soldi sul suo conto a sua insaputa, ma soltanto il processo, la cui prima udienza si terrà il prossimo 21 giugno, potrà accertare la verità.