Dopo la pausa invernale, riprende il cammino di qualificazione dell’Italia verso l’Europeo del 2012. Il prossimo avversario si chiama Slovenia, nazionale giovane e poco esperta, ma non per questo da sottovalutare, specie tra le pareti domestiche. Cesare Prandelli non si sente i tre punti in tasca ed è consapevole della difficoltà della gara:
Affrontiamo una Slovenia molto motivata, dal grande entusiasmo, compatta e dalla grande qualità tecnica, soprattutto in attacco. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo l’Italia e che la partita è determinante per il nostro cammino.
Un’Italia giovane e piena di problemi, ma motivata dalla voglia di arrivare e di dimostrare che i tre titoli mondiali conquistati non sono il risultato di eventi fortunati o di chissà quale altra strana alchimia.
Un’Italia giovane e ancora tutta da costruire, come ammette lo stesso ct della nazionale:
Siamo consapevoli delle nostre difficoltà attuali e, più in generale, abbiamo preso a cuore la questione del rinnovamento. L’unica strada percorribile è quella di ripartire dalle giovanili, affidandoci come una volta a grandi maestri. Stiamo agendo così, ma percorrere questa strada significa anche che non si possono avere risultati immediati. Noi, però, siamo l’Italia e dobbiamo avere sempre risultati all’altezza, quindi dobbiamo sopperire con l’organizzazione di gioco, l’entusiasmo e altre qualità.
E non provate a fargli ammette che questa è un’Italia di serie B, proprio per la massiccia presenza di giovani e la quasi totale assenza di talenti di primo piano:
Noi Nazionale di serie B? Dimostreremo il contrario. Si dice che non abbiamo grandi talenti, ma possiamo mettere in campo altro: la voglia, il coraggio. Dipende da noi, anche così si possono coinvolgere i tifosi. E se poi ci dicono che siamo una Nazionale di serie B, ci affideremo a Buffon che quel campionato l’ha già vinto.
Speriamo che il campo gli dia ragione, a partire dal prossimo venerdì.