In questo momento nella testa dei tifosi bianconeri frulla una domanda: la Juventus è ancora al centro dei pensieri della famiglia Agnelli-Elkann? E Andrea Agnelli è l’uomo giusto? La risposta alla prima domanda si può capire già dalla scelta del presidente: Andrea è un grande tifoso del club e praticamente vive nell’ufficio in sede. Se la famiglia non avesse più interesse nella squadra non gli avrebbe certo affidato la presidenza.
La risposta alla seconda domanda arriverà solo con il tempo, ovvero da quello che riuscirà a combinare la Juventus nella prossima annata. Un’altra annata che solo ricordasse questa e la scorsa stagione avrebbe un effetto difficilmente calcolabile. la Juventus rischierebbe di perdere definitivamente il suo smalto e diventare poco più di una provinciale.
Ma per riuscire a vincere – o almeno ad avvicinarsi a questo risultato – c’è bisogno di soldi perché il gap con le storiche rivali non si è certo ridotto in questo ultimo anno. La presenza di John Elkann a Vinovo rappresenterebbe un messaggio: la Exor è pronta a fare la sua parte. Ma non con un aumento di capitale – anche per i problemi collegati al congelamento delle azioni della Lafico – la finanziaria di stato libica.
Si sta ragionando su sponsorizzazioni – magari di società del gruppo -, ma anche su un sistema di prestiti garantiti dalla Exor, che in questo modo non scucirebbe un euro – ma si renderebbe comunque utile. Resta da capire l’ammontare delle sponsorizzazioni – che comunque non potrebbe coprire tutte le esigenze collegate al calciomercato – e quanto invece ottenere grazie ai finanziamenti.
Sicuramente con una gestione dello stadio che dovrebbe garantire un 30-40 milioni di euro ci sarebbero le risorse per ottenere prestiti per un valore sufficiente a garantire un gran mercato – ovvero almeno un centinaio di milioni. Il problema sarà non sbagliare più una mossa nella scelta dei calciatori. Speriamo bene, visto che una Juventus che fa la Juventus è un bene per tutto il calcio italiano.