Il terremoto di venerdì scorso ha messo in ginocchio il Giappone. Prima la terra che ha tremato per due interminabili minuti, poi lo tsunami ed ora il pericolo delle centrali nucleari hanno bloccato gran parte delle attività della nazione. E tra queste ovviamente rientra anche il calcio.
Ho capito subito che questo non era un terremoto normale. Non si sa quando potremo ripartire di nuovo con il campionato. La situazione sta peggiorando di giorno in giorno. La maggior parte delle persone è già d’accordo che la prima settimana di aprile non si può giocare
ha spiegato il presidente dei Kashima Antlers, Shigeru Ibata, commentando la decisione del comitato della J-League di sospendere il campionato fino alla fine di marzo. Le strade sono distrutte, le persone barricate in casa per paura dei fumi radioattivi, le aziende sono chiuse, e si spera che l’allarme nucleare rientri quanto prima per far tornare il Giappone alla normalità. Il tutto entro due settimane? Va bene l’efficienza giapponese, ma sembra che qui si stia sconfinando nella fantascienza.