Il Milan sperava nella clemenza del giudice sportivo, ma di questi tempi non c’è spazio per il perdono, neanche se ti chiami Zlatan Ibrahimovic. Lo svedesone, dopo aver contribuito in maniera determinante alla cavalcata vincente dei rossoneri, rischia ora di compromettere la conquista del titolo, tirandosi fuori da una delle gare più importanti della stagione.
Il fattaccio è andato in scena ieri all’ora di pranzo, quando il Milan cercava la rimonta contro il Bari ultimo in classifica ed in vantaggio sul terreno di San Siro. Forse frustrato per la poca incisività in zona gol, forse affamato (vista l’ora), forse desideroso di raggiungere la doccia prima dei compagni, Ibra si è lasciato andare ad un gesto poco sportivo, colpendo un avversario con una manata.
Il gesto non è sfuggito all’arbitro, che lo ha immediatamente espulso, costringendo il Milan a giocare in inferiorità numerica per il resto della gara. Ma la vera doccia fredda è arrivata oggi, quando il giudice sportivo ha deciso di infliggere tre giornate di squalifica allo svedese.
Un vero e proprio colpo sulle ambizioni del Milan, che ora si ritroverà ad affrontare senza uno dei suoi uomini migliori le trasferte di Palermo e Firenze, ma soprattutto il derby contro l’Inter, forse decisivo per l’assegnazione del tricolore. Il Milan ha annunciato che farà ricorso, ma Ibra salterebbe comunque la stracittadina del 3 aprile, anche se la squalifica venisse ridotta a due giornate.
E se il Milan piange, la Lazio non ride, viste le conseguenze del comportamento di alcuni giocatori nel derby di ieri. Radu si becca tre giornate di squalifica per la testata a Simplicio, Ledesma viene appiedato per due turni ed un turno tocca a Lichtsteiner. Va di lusso invece a Matuzalem, che aveva passeggiato sulla faccia di Totti, perché la prova tv non è riuscita a dimostrare la volontarietà del gesto.