Non ha stupito il mondo a suon di gol e prestazioni straordinarie, ma il nome di Cuauhtèmoc Blanco è piuttosto noto tra gli appassionati del pallone. Chi non rcorda il suo modo bizzarro di superare l’avversario durante i mondiali del ’98? Pallone ben saldo tra i piedi e salto malandrino ad eludere il difensore di turno, che gli si parava davanti. I puristi del pallone storcevano i naso, sostenendo che l’azione fosse viziata da un fallo di “palla trattenuta”, ma alla fine, grazie a quel gesto insolito, Blanco si guadagnò la sua buona dose di popolarità.
Ma da oggi in poi i messicani no potranno più ammirare la Cuauhteminha (così veniva chiamato il “virtusismo” di Blanco) in nazionale, vista l’intenzione del trentacinquenne giocatore del Chicago Fire di dire addio alla maglia della Tricolor. Gli anni passano ed anche i miti prima o poi sono costretti a dire basta.