Il Milan chiama, il Napoli risponde, mentre la Roma perde una buona occasione per avvicinarsi al gruppo di testa. Alla vigilia del secondo posticipo della venticinquesima di campionato, mister Mazzarri aveva provato a nascondersi dietro la scusa della stanchezza, cercando di dare una spiegazione ad un’eventuale prova grigia dei suoi. Ma nella sfida dell’Olimpico i partenopei non hanno avuto bisogno di scuse ed hanno dimostrato ancora una volta di essere pronti per sognare in grande.
Poche azioni degne di nota nella prima frazione di gioco, con il Napoli che sembrava più in palla e più determinato a tentare il colpo grosso. Vucinic, Gargano e Dossena cercavano di cambiare gli equilibri della gara, ma alla fine della fiera sarà 0-0 all’intervallo. Nella ripresa Ranieri cerca di mischiare le carte e getta sul terreno di gioco Menez, l’uomo che potrebbe cambiare le sorti dell’incontro, viste le ultime prove positive.
Ma Menez non basta e dopo soli due minuti il Napoli passa: fallo in area di Juan su Lavezzi, tiro di Cavani e festa azzurra all’Olimpico. Festa che si trasforma in apoteosi al minuto numero 38, quando Maggio e Cannavaro orchestrano il raddoppio firmato dal solito Cavani. Napoli sogna e ne ha tutti i motivi, mentre Mazzarri non vuol sentir parlare di tricolore:
Scudetto? Quella parola lì non si pronuncia. Stasera speravo in tanta autorevolezza, la squadra sta crescendo e devo elogiare i miei giocatori. Un bel salto di qualità quello di oggi, da tutti i punti di vista. Lavezzi aveva fatto quasi 90′ con la nazionale argentina e i compiti che avevo dato a lui li ha svolti Cavani. Se uno vede un compagno in difficoltà viene in aiuto, questo è un motivo di soddisfazione, altro non voglio aggiungere.
Il patron De Laurentiis sembra poco interessato al traguardo finale, almeno a parole:
Lo scudetto non ha questa importanza che sento dire in giro, ma sarebbe un ulteriore premio. Il Napoli ha trovato una sua linea, ho visto un squadra in salute, forte, simpatica, divertente ed è quello che vogliamo fare. L’Italia è un paese dove si vive con l’ansia, si pensa solo allo scudetto. Quest’anno sarebbe già importante arrivare quinti perché lo scorso anno siamo arrivati sesti e tutto quello che si farà in più sarà dedicato ai nostri tifosi.
Scaramanzia?