Luci a San Siro, le luci dei fuochi d’artificio tra due squadre – Inter e Roma – che negli ultimi anni hanno dato vita a sfida epiche, scontrandosi spesso per mettere in bacheca un trofeo in più. Nessuna coppa in palio nel posticipo della ventiquattresima giornata di campionato, ma tre punti pesanti che valgono un posto di lusso in classifica, nella rincorsa alle prime della classe.
Manca Totti, manca Milito (entrato solo a partita in corso), mancano Samuel e Lucio, ma i 22 in campo riescono ad offrire uno spettacolo entusiasmante, checché ne dica chi sostiene che la gara perfetta è quella che termina a reti inviolate.
Per cambiare il risultato sul tabellino bastano tre minuti, allorché Sneijder spara verso la porta e infila Julio Sergio con un sinistro beffardo. La gara sembra mettersi in discesa per i padroni di casa, ma la Roma non si arrende e dieci minuti dopo riesce ad impattare. Vucinic detta i tempi, Cassetti crossa e Simpicio si avventa sul pallone per il gol che vale l’1-1.
Menez e Borriello di lì a poco hanno la possibilità di battere ancora l’estremo nerazzurro, ma stavolta il brasiliano è attento sulle conclusioni avversarie, salvando il risultato. Non altrettanto attento il collega giallorosso, che al minuto numero 35 si fa sorprendere da un sinistro di Eto’o. 2-1 all’intervallo e gara assolutamente aperta.
A far pendere la bilancia dalla parte dell’Inter è un episodio avvenuto al 18 della ripresa, quando Burdisso frana su Pazzini lanciato a rete: rosso per il difensore e rigore per i nerazzurri, che permette ad Eto’o di scrivere ancora il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Al minuto 26 è ancora Inter: Thiago Motta si porta in avanti e trafigge per la quarta volta il portiere giallorosso. Quattro minuti ancora e la Roma accorcia le distanze con Vucinic, prima che Loria regali speranze agli uomini di Ranieri infilando il gol del 4-3. Ma poi l’Inter controlla bene ed al 45 si concede anche il lusso del quinto gol con il mai domo Cambiasso.
Cinque gol e tre punti per l’Inter, che ora si porta al terzo posto in classifica a meno cinque dal Milan capolista e con una gara da recuperare. La Roma arresta la sua corsa a quota 39, fuori – per ora – dalla zona coppe.