L’Inter fatica più del previsto contro il Bari ultimo in classifica, ma alla fine porta a casa tre punti determinanti nella rincorsa verso la testa della classifica. Leonardo schiera sin dal fischio iniziale il trio delle meraviglie, l’attacco che mezza Europa vorrebbe avere, Eto’o-Pazzini-Milito, nella speranza di sbloccare quanto prima il risultato.
Gara scontata e pioggia di gol? Assolutamente no, perché i padroni di casa chiudono bene gl spazi a centrocampo, tanto che il reparto avanzato non riesce ad avere i giusti rifornimenti, mentre dall’altra parte del campo Okaka ed Almiron danno un senso alla giornata di Julio Cesar.
Nella ripresa a mettersi in evidenza è Christian Chivu, non per un’azione particolarmente brillante o per un salvataggio sulla linea, ma per un pugno assestato sulla faccia del difensore Rossi. L’arbitro non vede, ma l’episodio non sfugge all’occhio della telecamera, regalando quindi un po’ di lavoro extra al giudice sportivo, che valuterà la situazione utilizzando la prova tv.
Al quarto d’ora Leonardo butta nella mischia Sneijder al posto di Milito e l’Inter guadagna peso a centrocampo. Ed è proprio un centrocampista, Kharja, a sbloccare il risultato, quando il cronometro segna il minuto numero 70. Il Bari tenta una reazione, ma Julio Cesar è attento sulla conclusione di Gazzi, mentre i minuti scorrono.
In pieno recupero arrivano ancora due reti per gli ospiti, grazie a Pazzini (terzo gol in due gare con la maglia dell’Inter) ed a Sneijder, al rientro dopo un periodo di assenza. Al di là dei meriti dell’Inter, lo 0-3 è un risultato troppo pesante per il Bari, che comunque ha dimostrato di saper tenere il campo, riuscendo a fermare l’attacco delle meraviglie per gran parte della gara.
I galletti sono sempre più soli in fondo alla classifica con soli 14 punti, mentre l’Inter accelera e si porta a quota 41, in terza posizione, al pari della Lazio e con ancora una gara da recuperare.