Ebbene sì, anche un mostro sacro come José Mourinho può finire sulla graticola come qualsiasi altro allenatore. Lo Special One, che quest’anno a Madrid di special ha fatto davvero ben poco, sta facendo aumentare i malumori, non solo tra la dirigenza. Nemmeno il pubblico lo segue più, imputandogli la colpa di destabilizzare l’ambiente e di fare scelte discutibili come quella di lasciare in panchina Benzema quando non c’erano attaccanti a disposizione.
Per questo, e a causa della sconfitta di domenica scorsa che ha fatto scivolare i blancos a -7 dal Barcellona, se finora era lui a lasciar intendere che rimarrà fino a fine stagione e poi andrà via, adesso è la società a prendere le redini della squadra, facendo sapere, nemmeno tanto velatamente, di star pensando di licenziare Mourinho.
Il banco di prova è la prossima sfida di Champions League contro il Lione del 22 febbraio e 16 marzo prossimi. Se Mourinho non dovesse superare lo scoglio francese, Perez potrebbe ascoltare le insistenze di Valdano per mandarlo via, dato che la coppa è rimasta l’unico obiettivo visto che i 7 punti dai blaugrana in campionato possono soltanto aumentare. Guardando la rosa a disposizione del Real sembra una passeggiata superare il Lione, ma non è così. I blancos infatti non superano gli ottavi di finale di Champions League da 6 anni, e questa maledizione non sembra possa essere superata tanto agevolmente quest’anno.