C’era una volta la Juve… La favola inizia così e chissà come finirà, visto l’andazzo della stagione in corso, fuori da Europa League e Coppa Italia e relegata ad una posizione non proprio comodissima in classifica. Solo un mese fa Delneri pronunciava per la prima volta la parola scudetto, convinto che questa Juve potesse competere con le grandi del calcio nostrano.
Ma come fai a competere se le altre acquistano in grande, non badano a spese, si rinforzano in ogni reparto e tu continui a contare i letti occupati in infermeria e non tappi i buchi? E allora è inutile lamentarsi se arriva il Parma e ti rifila quattro pappine, se arriva la Roma e ti manda a dormire con due ceffoni sonanti, se arriva l’Udinese e lascia due buchi nella porta di Buffon.
La Juve è in crisi e lo ha dimostrato ancora una volta questa sera. Non basta più l’impegno ed il genio di Del Piero per tenere in piedi la gara, non bastano le sgroppate di Krasic, non bastano le geometrie di Aquilani a centrocampo. E in serate come questa non basa neanche il ritorno al gol – e che gol! – di uno come Marchisio, poco abituato all’esultanza personale.
Il centrocampista aveva illuso la curva juventina al minuto numero 15 della ripresa, ma le gare finiscono al 90′ e l’Udinese non è squadra che si lascia spaventare da un gol subito. E mentre ti aspetti il gol di Di Natale, che la scorsa estate era stato ad un passo da Torino, ecco arrivare le zampate di Zapata e Sanchez, che ristabiliscono i valori in campo, perché l’Udinese è certamente più valida di questa Juve. Delneri chiede rinforzi:
Inutile nascondersi, è un periodo difficile. Non potevamo cambiarla la partita, non avevamo gli uomini per farlo. Il mercato? Bisogna valutare bene le cose, abbiamo tanti attaccanti con problemi fisici, ma è chiaro che è una situazione di emergenza e serve qualcosa. Altrimenti sarà dura.
E mercoledì si va a Palermo. In bocca al lupo!