Quarta sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 0-2
Reti: 20′ st Vucinic (R), 46′ st Taddei (R)
La Roma sfiderà in semifinale (formula di andata e ritorno) l’Inter.
Che gli ha fatto Claudio Ranieri, contestato in maniera eccessiva da critica e competenti del settore per un gioco mai spumeggiante (lo abbiamo pensato e detto, in più di una circostanza, anche su queste pagine), a questa Roma, pare difficile capirlo. Fatto sta che i giallorossi, una volta di più, mostrano di aver affinato meccanismi e smussato gli angoli di pecche difensive e lacune di tenuta atletica, andando a vincere in terra torinese e portando a casa una qualificazione alle semifinali di Coppa Italia che fa morale e accresce ulteriormente la fiducia nei propri mezzi.
La Juventus ha mostrato di non poter ancora competere per traguardi importanti anche a causa di assenze pesanti in fase offensiva. E’ proprio in attacco che bianconeri sono mancati, dando ragione a chi ritiene che senza un intervento in sede di mercato di riparazione la corsa ai vertici della classifica di serie A sarà parecchio dura. Strani meccanismi, quelli del calendario: la squadra finalista della passata stagione si trova a giocare fuori casa la sfida secca per l’accesso al turno successivo: alta la posta in palio, il fatto che si sfidino le due squadre con più titoli nazionali in bacheca è inoltre elemento di interesse aggiuntivo.
Bianconeri incerottati: non c’è Krasic, cronica l’assenza di Quagliarella, Buffon in panchina per scelta tecnica. Delneri schiera Martinez sulla fascia di mediana e si affida, per necessità, al tandem d’attacco composto da Amauri e Del Piero. I capitolini, di contro, rinunciano a Borriello (condizioni precarie) e lanciano in avanti l’inedita coppia formata da Menez e Vucinic.
Dopo una prima parte tattica, nel corso della quale le due squadre si sono studiate, occorre attendere la soglia del 20′ per assistere alle prime conclusioni in porta. Sono di marca ospite: al 17′ Menez crossa per Burdisso il cui colpo di testa si spegne a lato della porta difesa da Storari; 1′ dopo ancora l’intuizione di Menez a smarcare Vucinic: Storari respinge, Simplicio manca il tap in.
Non è una gara spettacolare, si vive di fiammate: al 29′ Del Piero si fa largo ai 23 metri e conclude di sinistro, il pallone rimbalza davanti a Julio Sergio che devia in corner. Il cuore del capitano bianconero, encomiabile come al solito, non basta: la sensazione che i locali facciano più fatica dei giallorossi è nitida. Nella ripresa i due tecnici decidono di mescolare le carte immediatamente: la Juve si presenta con Krasic per Amauri, la Roma con Borriello per Menez. A beneficiarne sono gli ospiti: Borriello consente ai compagni di salire e guadagnare metri di campo, Krrasic è tutto in un affondo che (16′) si spegne sopra la traversa.
A modificare gli equilibri, tuttavia, occorre una prodezza di Vucinic che, se segna, lo fa spesso in maniera spettacolare: è il 20′ quando De Rossi pesca il montegrenino che controlla di petto, entra in area e conlude a cercare il palo più lontano. Storari non ci arriva. L’eccessiva facilità di controllo dei capitolini è sintomatico della pochezza offensiva dei padroni di casa: nel gestire il punteggio, la Roma riesce a raddoppiare allo scadere. E’ il 46′, ancora De Rossi a imbeccare un compagno, stavolta Taddei, e splendida girata volante del brasiliano. Non c’è tempo per altro, Roma in semifinale contro l’Inter.
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