La Roma vince, non convince, ma si porta in seconda posizione, in attesa delle gare di oggi che definiranno meglio la classifica della Serie A. Al cospetto dei capitolini c’era il Cagliari di Donadoni, che sperava di riportare in Sardegna almeno un punto, rivitalizzato com’era dalla vittoria interna contro il Palermo.
La Roma veniva invece dal successo in zona Cesarini contro il Cesena e – soprattutto – dalla vittoria nel derby di Coppa Italia, ma ci teneva in modo particolare ad imporsi sugli isolani, vista la figuraccia rimediata in terra sarda nel girone di andata. Non che i giallorossi nella serata di ieri abbiano fatto una splendida figura di fronte al proprio pubblico, ma alla fine della fiera quello che conta è il risultato finale ed i tre punti messi in cascina.
Ad aprire le marcature era capitan Totti su calcio di rigore, quando il cronometro segnava il minuto numero 22 del primo tempo. Ad inizio ripresa gli ospiti cercavano con convinzione la via del pareggio, senza però trovare fortuna dalle parti di Julio Sergio. E allora la Roma chiudeva i conti, prima con Perrotta, al minuto numero 27 della seconda frazione di gioco, poi con Menez, quando ormai si attendeva solo il fischio finale.
Ranieri elogia i suoi e risponde a Cellino, il quale sostiene che la Roma non può competere per il tricolore:
Non siamo da scudetto? Faremo di tutto per smentire Cellino, ci sono altre società in lotta, ma siamo lì pure noi. I ragazzi hanno fatto un gran lavoro e vanno elogiati. E’ la prima volta che abbiamo a disposizione una rosa così larga e competitiva, dove si può scegliere e tutti vogliono sempre giocare. Non abbiamo mai avuto una tempesta nel gruppo, lo spogliatoio ha equilibri delicati. Dobbiamo dare sempre il massimo perché assieme ai nostri tifosi possiamo fare di più, grazie a loro possiamo far succedere di tutto. Oggi De Rossi e Mexes sono stati maestosi. Il Cagliari ha fatto una bella gara, ci hanno fatto 5 gol all’andata e ci bruciava. Volevamo chiudere bene la settimana e sono contento.