Recupero della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Cesena 3-2
Reti: 14’ pt Eto’o (I), 15’ pt Milito (I), 23’ pt Bogdani (C), 29’ pt Giaccherini (C), 46’ pt Chivu (I)
Ci si inchina di fronte a chi vince, vero, ma la foto di copertina andrebbe in realtà al Cesena. Nonostante e a prescindere dal punteggio finale. Perché segnare due reti a una difesa come quella interista – Chivu, Materazzi, Lucio, Maicon – è di per sé impresa non da poco. Farlo, per giunta, a dstanza di 6’ da una marcatura all’altra, è di per sé dettaglio per nulla marginale. Il recupero della sedicesima giornata pareva essere diventato una passeggiata dopo 15’, quando i padroni di casa conducevano per due reti a zero grazie agli acuti dei due attaccanti Eto’o e Milito, mentre i 15’ successivi hanno poi di fatto rimescolato le carte e reso la partita davvero avvincente. Con ordine.
Gara fondamentale per i nerazzurri, chiamati a rimontare lo svantaggio dai cugini del Milan (-9) per riaprire un campionato cominciato in maniera altalenante. Per gli emiliani, invece, una graduatoria amara obbliga a inanellare risultati utili per allontanare la zona più critica. Nelle file locali sempre out Julio Cesar che, finora, Castellazzi non ha fatto rimpiangere. Leonardo tiene a riposo Thiago Motta e gli preferisce Stankovic. Pandev nuovamente a ridosso del duo di attacco composto da Eto’o e Milito. Ranocchia finisce in tribuna, Materazzi al centro della retroguardia in coppia con Lucio. Ficcadenti, dal canto suo, si affida a Benalouane in difesa e opta per Bogdani in attacco al posto di Budan.
Due dati da riportare prima ancora della cronaca del match: viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’alpino Luca Sanna; Javier Zanetti, quota 520, diventa il calciatore col maggior numero di presenze con la maglia dell’Inter in campionato.
Inter determinata fin dalle prime battute: padrona del campo da subito, la squadra locale trova il vantaggio al 14’: azione personale di Eto’o che parte dalla sinistra, si accentra saltando due avversari e, dopo la sponda di Milito, trafigge Antonioli in diagonale. Un minuto dopo il raddoppio: dal camerunense a Pandev che appoggia sul secondo palo dove Milito deve solo insaccare a porta sguarnita. Dopo il gol, tuttavia, l’argentino è costretto a lasciare il campo per un risentimento: è il 20’, entra Biabiany. 3’ dopo il Cesena riapre il match: Ceccarelli crossa per Bogdani che stoppa e gira a rete beffando Materazzi e Castellazzi. Incredibile ma vero, tempo 6’ e i romagnoli pareggiano: Jimenez lancia Giaccherini in area avversaria, conclusione al volo che finisce in rete. I nerazzurri tornano con foga in attacco e, dopo tre conclusioni nitide mal gestite dai padroni di casa, è Chivu a trovare il vantaggio: 46’, il romeno riceve palla da Maicon e insacca alle spalle di Antonioli con un colpo di testa.
La ripresa è entusiasmante quanto la prima parte: il fatto che non arrivino gol, rispetto alla mole di occasioni prodotte da entrambe le formazioni, capaci di giocarsela a viso aperto, è un caso (un po’ la sfortuna, un po’ l’imprecisione, il restante è merito degli estremi difensori). L’ultima parte di gara è di marca ospite, l’Inter era andata vicina alla quarta marcatura con Eto’o che, al 21′, scheggia la traversa: cross di Cambiasso, Pandev si trova con il pallone ai piedi spalle alla porta e appoggia per il camerunense. Il bolide fa male al legno. Al 29′ ospiti in dieci: Giaccherini colto in fuorigioco, il centrocampista si lamenta eccessivamente e Russo gli rifila il secondo giallo. Il triplice fischio porta i nerazzurri a meno sei dal Milan con una partita da recuperare.