Anticipo della ventesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Fiorentina 0-0
La prima giornata del girone di ritorno consente al Napoli, impegnato nell’anticipo del ventesimo turno del campionato maggiore, di giocare allo stadio San Paolo la seconda gara consecutiva dopo quella che ha regalato ai partenopei una serata storica in virtù della vittoria su una Juventus impotente di fronte agli uomini di Walter Mazzarri. Stavolta, l’avversario di turno è la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic che non ha molti motivi per ridere in seguito al giro di boa stagionale. Una marcia fatta di più bassi che alti, quella dei Viola, a cui è toccato di pagare lo scotto del dopo Prandelli anche per la responsabilità della dirigenza di un mercato di rafforzamento discutibile. Il caso Mutu, inoltre, che ha tenuto banco in casa gigliata nell’ultimo periodo con tanto di coda relativa alle vicissitudini legate alla cessione del romeno, ha destabilizzato ulteriormente un ambiente che l’ex tecnico del Catania cerca di ricompattare facendo quadrato intorno ai calciatori.
Le premesse e le indicazioni provenienti dalla graduatoria portano a vivere il pre partita con la piccola convinzione che, di riffa o di raffa, il Napoli secondo in classifica trascinato da un Cavani che s’è ritagliato le copertine degli ultimi giorni riuscirà in qualche maniera ad agguantare temporaneamente il Milan al primo posto. Invece il campo consente di smentire la previsione per la determinazione degli ospiti, davvero abili a sventare ogni pericolo e creare più di un problema alla retroguardia di casa.
Con ordine. Mazzarri, che deve rinunciare ad Hamsik per squalifica, punta dal 1′ su Grava e Sosa. Attacco invariato, con Lavezzi ad agire a ridosso del capocannoniere Cavani. Per Mihajlovic la risposta migliore è un 4-3-3 con Montolivo, D’Agostino e Donadel schierati in mediana mentre Santana e Ljajic hanno il compito di garantire sostegno alla punta centrale, Gilardino. La prima conclusione del match è dei locali: è il 3′ quando Cavani sfrutta un assist di Sosa ma spedisce il pallone alto sopra la traversa. Sono i partenopei, nel corso dei 10′ iniziali, a pressare maggiormente: i Viola sono chiusi nella propria metà campo in attesa di prendere le giuste misure agli avversari. La manovra azzurra, tuttavia, continua a essere sterile, al punto che per richiamare un’azione degna di cronaca occorre arrivare al 23′ e raccontare quel che fa Gilardino: la punta raccoglie la palla dopo una azione corale impostata dalla retroguardia e tenta di liberarsi della marcatura avversaria. Ottimo il movimento, altrettanto lo è il recupero di Campagnaro. Al 31′ ancora ospiti: traversone di Pasqual per Santana che devia sottoporta ma non inquadra. Due occasioni prima dell’intervallo: al 36′ il Napoli si riaffaccia dalle parti di Boruc con Lavezzi che crossa per Cannavaro a cui manca il guizzo decisivo. Facile intervento per l’estremo viola. Al 39′ Santana serve Ljajic che, da buona posizione, conclude alto con un tiro in corsa.
Nella ripresa il copione è simile con la differenza che gli ospiti acquistano coraggio col trascorrere dei secondi mentre l’undici di casa appare imballato. Poche conclusioni a rete e gioco stagnato a centrocampo: la Fiorentina non fatica a difendere gli spazi e bloccare la manovra locale nè disdegna sortite offensive che si sviluppano attraverso le giocate di D’Agostino e Santana. Al 21′ Donadel conclude dalla distanza ma calcia alto, per il resto sono manovre che abortiscono all’altezza della tre quarti. Il merito ospite è di aver giocato a viso aperto fino alla fine, il demerito dei padroni di casa è invece quello di aver giocato con sufficienza e parecchio al di sotto delle aspettative. Non sembrava il Napoli di una settimana fa, la Fiorentina pare invece che possa davvero candidarsi per la disputa di un girone di ritorno di tutt’altro spessore rispetto a quello chiuso settimana scorsa.