Per giorni e giorni ha tenuto in apprensione metà delle squadre del Brasile, con voci che lo davano ora vicino a questa compagine, ora ad un passo da quell’altra. Ma alla fine fu la luce ed il Flamengo è riuscito ad assicurarsi le sue prestazioni, nella speranza che lui, Ronaldinho, riesca a dimostrare di non essere un ex campione, ma un calciatore che può ancora dare molto al calcio brasiliano ed internazionale.
Oggi erano tutti per lui in quel di Rio de Janeiro, ventimila cuori palpitanti che hanno voluto assistere alla sua presentazione nel quartier generale della squadra rossonera. Nulla a che vedere con il saluto tributatogli dai tifosi del Milan due anni e mezzo fa, quando San Siro si riempì di un coro di quarantamila voci, che scandivano il nome del Gaucho appena giunto da Barcellona.
Ma Dinho si è accontentato dei 20.000 giunti a Rio solo per lui, per vederlo sul palco mentre si esibiva nei ringraziamenti e nelle promesse di rito:
Grazie per il calore con cui mi avete accolto. Spero di riuscire presto a ripagare la vostra stima e la vostra fiducia. Adesso sono uno di voi.
Cori e samba hanno accompagnato la presentazione di quello che da oggi in poi è il nuovo numero 10 della formazione rubonegra. Da domani cominceranno gli allenamenti per il talento ex Milan, in vista dell’amichevole della prossima domenica contro l’Atletico Mineiro. A margine della presentazione bisogna ricordare anche qualche episodio spiacevole, come quello che ha visto protagonisti alcuni tifosi del Flamengo, che hanno cercato di forzare le porte della sede della club per vedere da vicino il loro campione.
Intanto sul campo di allenamento della squadra, un fulmine è caduto nei pressi del terreno di gioco dove Luxemburgo teneva la sua sessione con il resto della truppa. Nulla di preoccupante, anche se la festa di Dinho ha rischiato di essere pesantemente rovinata.