La seconda giornata del 2011 non è stata all’altezza della precedente. Sono molti gli errori arbitrali, alcuni anche gravi, che hanno condizionato l’ultima giornata del girone d’andata, ma essenzialmente solo uno avrebbe potuto far terminare la partita con un risultato diverso.
Si tratta di un mancato rigore al Palermo quando Rigoni affonda Pastore lanciato solo in area, fermandone una chiara occasione da gol. Si sarebbe trattato di rigore ed espulsione per il calciatore del Chievo, con la partita che sicuramente avrebbe preso una piega diversa.
Molti altri errori sono stati commessi da una parte e dall’altra, come a voler compensare le mancanze di cui molto spesso gli arbitri si rendono conto. In Catania-Inter ad esempio manca un rigore ai siciliani per spinta di Cordoba su Maxi Lopez ad inizio gara, ma poi il signor Damato ferma Milito solo contro Andujar per un fuorigioco che non c’è. Nella ripresa ci sarebbe anche un rigore per l’Inter molto difficile da valutare, ma la doppietta di Cambiasso mette tutti d’accordo.
Errori su entrambi i versanti anche in Parma-Cagliari, ma molto più evidenti della gara del Massimino. Alessandro Lucarelli avrebbe dovuto finire la partita molto prima del novantesimo dato che commette due falli da rigore che, vista la chiara occasione da rete sarebbero dovuti essere seguiti da un rosso, ma in entrambi i casi il signor Candussio lo grazia. Dall’altra parte non viene concesso un rigore su Palladino per fallo di Canini.
Qualche dubbio per un fuorigioco millimetrico sul gol del 3-3 di Pato, mentre hanno preso delle decisioni difficili ma giuste Pierpaoli nel convalidare il gol di Mauri e Morganti nell’annullare la rete di Toni.