Dietrofront da parte della prefettura di Bari che, contrariamente a quanto stabilito il 29 dicembre scorso da quella di Lecce, ha riaperto le porte al pubblico in occasione del derby tra le due compagini pugliesi che si terrà il giorno dell’Epifania alle 15:00.
Una decisione importante dato che contro la chiusura disposta la scorsa settimana si era scagliato persino il ministro dell’Interno Maroni. Il motivo è semplice: questo sarà uno dei banchi di prova più importanti per la tessera del tifoso. Ai tifosi baresi infatti era stata dedicata una curva da 6.300 posti allo Stadio Via del Mare, ma i dubbi sulla sicurezza espressi dal prefetto e dal sindaco salentino avevano portato alla chiusura a tutto il pubblico, anche quello di casa.
Ma la tessera del tifoso serviva proprio a questo, cioè a permettere le trasferte anche durante le gare ad alto rischio, in maniera tale da confermare la sicurezza “schedando” uno per uno i tifosi ospiti che si recavano allo stadio. Giocare a porte chiuse sarebbe stato uno smacco per il provvedimento del Governo, e così si spiega la marcia indietro voluta dai Comitati per l’ordine e la sicurezza di Lecce e Bari, che ieri sera hanno deciso di riaprire i cancelli al pubblico. Dopotutto un derby senza tifosi che derby è?