Posticipo della ventesima giornata di serie B.
Stadio Fratelli d’Italia, Bergamo:
AlbinoLeffe-Piacenza 3-3
Reti: 8’ pt Foglio (A), 27’ pt Marchi (P), 44’ pt e 34′ st Graffiedi (P), 13’ st Bombardini (A), 32’ st Momentè (A)
Gli uomini di Mondonico cercano di dare seguito alle buone prestazioni degli ultimi periodi ed, eventualmente, cercare di raccogliere qualcosa di più di quanto effettivamente messo in cascina. Il Piacenza, inutile fare calcoli, deve raffrontarsi a una realtà amara e crudele: l’ultimo posto in graduatoria in condivisione con la Triestina è un fardello di cui liberarsi il più in fretta possibile. La trasferta oltre confine diventa occasione ghiotta e imperdibile per garantirsi una boccata d’ossigeno.
I padroni di casa non rinunciano al collaudato 4-4-1-1 con Bombardini e Torri quali terminali offensivi; emiliani in formato offensivo con un trequartista, Guzman, dietro alle due punte che sono Graffiedi e Cacia.
Le prime battute sono di marca locale: manovre ragionate e ben costruite, pressing costante e vantaggio immediato. E’ il 7’ quando Foglio raccoglie un assist di Bombardini, abile a proseguire la manovra impostata dalla retroguardia, e infila da dentro l’area con un diagonale sinistro.
Gli ospiti sembrano in difficoltà notevole: faticano a replicare alle iniziative avversarie e non danno neppure la sensazione di riuscire a fronteggiare al meglio le incursioni del reparto avanzato della Celeste. Invece, col passare dei minuti il Piacenza cresce e si ricompatta. I frutti di tale omogeneità sono immediati: al 24’ gli emiliani riequilibrano il punteggio utilizzando l’identica arma dei locali, ovvero la coralità. Bella azione portata avanti da Anaclerio che crossa per Marchi il quale, di destro, trafigge l’incerta difesa di casa. Come accade di consueto, la rete galvanizza chi la fa e il Piacenza, non domo, va a prendersi il vantaggio ancor prima dell’intervallo. Al 44’ Catinali serve Graffiedi sul cui sinistro a giro Layeni non può nulla.
La sveglia del Mondo, nel corso dei minuti di riposo, deve essersi sentita: dopo 13’ del secondo tempo, Bombardini decide di fare tutto da solo e, bevuta la retroguardia di casa, conclude con un diagonale vincente. I minuti successivi non sono particolarmente intensi ma né il Piacenza (spavaldo con Guzman) né i locali rinunciano ad attaccare: manovre, tuttavia, sterili e aride in zona gol. Il guizzo di Grossi al 32’, in ogni caso, è risolutorio perché il locale costringe Conteh al fallo in area con conseguente calcio di rigore del quale si incarica Momentè. E’ la rete del controsorpasso, ma al 35′ giunge il definitivo pareggio firmato da Graffiedi.