E’ un Palermo senza pezzi da novanta quello che si presenta a Losanna per l’ultimo ed inutile atto dell’Europa League. La calssifica del girone F dice che i rosanero non possono in alcun modo sperare nella qualificazione al turno successivo, così come la compagine svizzera, relegata all’ultimo posto e già proiettata sul proprio campionato.
Logico quindi che Delio Rossi scelga una formazione anomala, lasciando riposare i campioni che finora hanno corso a perdifiato per assicurare al Palermo la terza posizione in classifica (o quinta, a seconda di come la si vuole leggere), dietro il Milan ed il terzetto Juventus, Napoli e Lazio.
Ne esce una gara con pochi sussulti, almeno nella prima parte, quando i rosanero non fanno nulla per portare a casa i tre punti e lasciano che siano gli avversari a condurre le danze. Alla mezz’ora, però, gli uomini di Delio Rossi cercano di dare un senso alla lunga trasferta e tentano un paio di folate offensive che avrebbero meritato miglior sorte. A provare la soluzione è prima Pedro (traversa) e poi Kasami, che spara un missile dai 25 metri, chiamando l’estremo avversario alla parata da applausi.
Ma al 45′ del primo tempo il risultato non si schioda ed i protagonisti si godono il the dell’intervallo nella speranza che la gara termini quanto prima. Nella ripresa gli ospiti tentano ancora di trovare la via della rete, ma Maccarone e Pedro si vedono negare la gioia dell’esultanza, mentre i minuti scorrono lentamente. Poi tocca al Losanna proporsi in avanti con un tiro di Celestini che fa tremare il palo della porta di Benussi.
Si arriva così al minuto numero 39, quando oramai ci preparavamo a commentare il risultato a reti bianche: angolo di Liverani, colpo di testa di Munoz e rete del Palermo, che torna a casa con tre punti inutili per la classifica, ma che fanno comunque morale.