Posticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Lazio 2-1
Reti: 2′ pt Chiellini (J), 14′ pt Zarate (L), 49′ st Krasic (J)
Sfida di cartello che archivia solo temporaneamente la sedicesima giornata di A in attesa che Inter e Cesena recuperino, il 19 gennaio, la partita non andata in scena oggi per il concomitante impegno dei nerazzurri, che cercheranno di portare in Italia il Mondiale per club. Ottimo e abbondante il Milan dell’ora di pranzo: avranno avuto modo di guardarlo, e temerne il potenziale, sia i bianconeri che i biancocelesti.
Una eventuale vittoria avrebbe garantito ai locali la possibilità di riprendere gli ospiti, i tre punti alla Lazio avrebbero invece indicato negli uomini di Reja i principali competitors del Milan a cui, tanto per dirlo, il pareggio avrebbe fatto solo comodo. Delneri opta per il duo di centrocampo composto da Aquilani e Melo, sulle fasce agiscono Marchisio e Krasic. Conferma, sulla destra di retroguardia, per Sorensen mentre il tandem offensivo è formato da Quagliarella e Iaquinta. Nessun timore reverenziale per i romani: Zarate, Mauri ed Hernanes alle spalle di Floccari, Matuzalem e Brocchi a svolgere lavoro fisico e di quantità.
La partita è avvincente fin dalle prime battute: al 2’ la Juve passa in vantaggio grazie a Chiellini che indovina l’inserimento e sfrutta a dovere il cross di Aquilani. Ancora padroni di casa all’8’: Krasic salta Cavanda ed entra in area da destra servendo Quagliarella. La conclusione del partenopeo finisce a lato.
Tra il 10’ e il 20’ vengono fuori gli ospiti: prima (12’) Brocchi assiste Mauri il cui sinistro viene deviato provvidenzialmente da Chiellini; poi (14’) i biancocelesti firmano il pari con Zarate che, servito da Hernanes a tu per tu con Storari, lo infila con un destro a incrociare. Due minuti dopo, sugli sviluppi di una azione simile, Floccari non inquadra lo specchio della porta; Juve ancora offensiva al 19’: calcio di punizione affidato ad Aquilani, la barriera devia il pallone che si stampa sulla traversa.
La restante frazione è di marca locale: Krasic (21’) impegna Muslera, Aquilani (31’) calcia fuori di poco, Quagliarella (42’) si vede respingere il tiro da Biava. Più Juve, vero, ma caratterialmente la Lazio c’è.
Ripresa che riparte con gli stessi elementi e procede sulla falsariga della prima parte: cambi di campo repentini ed emozioni costanti nonostante i tiri a rete siano meno di quelli dei primi 45’. Al 6’ ancora Aquilani da fuori, provvidenziale Lichtsteiner a spazzare dopo la respinta di Muslera. Nella fase centrale ci si affronta in mediana: l’azione più pericolosa è di Pepe che (28’) costringe Muslera alla respinta in corner.
Ospiti pericolosi al 42’: Mauri serve Zarate che entra in area e conclude dalla destra, Storari para per poi ripetersi al 46’ su colpo di testa da buona posizione di Hernanes. Il sorpresone, tuttavia, è lì a venire: è il 4′ di recupero quando Krasic sguscia sulla fascia ed entra in area di rigore per concludere a rete. Incerto Muslera, la Juve passa in vantaggio e festeggia, in simultanea, il gol e la vittoria.