Anticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Friuli, Udine:
Udinese-Fiorentina 2-1
Reti: 31′ pt Santana (F), 18′ st Armero (U), 35′ st Di Natale (U)
Immaginarla così, una sconfitta, è senz’altro più triste. Di contro, gustarla con tali modalità, la vittoria, è ancora più succulento. Lo sanno bene Fiorentina e Udinese che hanno messo in scena una gara dai due volti. Meglio, tatticamente meglio, gli ospiti nella prima frazione; scatenati i locali nella ripresa nel corso della quale Di Natale e compagni hanno saputo ribaltare il punteggio e andare alla conquista di tre punti utili a confermare il momento favorevole.
Lontanissimi, a questo punto, i tempi in cui Guidolin doveva temere la messa in discussione da parte del club; sempre attuali, purtroppo per lui, i giorni in cui Mihajlovic pare appeso a un filo sottile.
La tattica: il tecnico dei friulani opta per la coppia offensiva composta da Sanchez-Di Natale e sul trio a ridosso formato da Isla, Armero e Inler. Coppia centrale Pinzi-Asamoah. In casa gigliata mancano sia Frey che Boruc, tra i pali c’è Avramov. Retroguardia: De Silvestri a sinistra e Comotto a destra, al centro Gamberini e Kroldrup. Il centrocampo vede Donadel di fianco a D’Agostino con Santana e Vargas sugli esterni. Ljajic appena dietro all’unica punta, Mutu.
Ci si diverte fin dall’inizio: Udinese pimpante, i viola puntano al contropiede quale arma risolutoria. Al 7′ traversa di Benatia: Di Natale calcia una punizione pennellata, il difensore stacca a tu per tu con l’estremo opsite e spedisce il pallone sul legno. Superato l’impaccio dei primi minuti, gli ospiti cominciano a creare pericoli: buoni fraseggi, meno belle le fasi di finalizzazione.
Tra il 17′ e il 20′ la Fiorentina si incattivisce: ammoniti in sequenza Mutu, Vargas e Donadel che, a furia di metterla sul piano muscolare, sono costretti a fare attenzione nel proseguo dell’incontro a non rimediare altri cartellini. I locali giocano bene: al 26′ scambio Di Natale-Sanchez-Asamoah, Avramov interviene con tempismo.
Chi sembra avere le chiavi dell’incontro e poterlo decidere con una giocata pare Sanchez: si muove lui e la Fiorentina trema. Al 27′ conclude dal limite costringendo Avramov all’intervento in tuffo; al 30′ si ripete ma calcia fuori di poco. Stupirebbe, analizzando il novero di conclusioni a rete e di azioni costruite, il vantaggio ospite; in realtà non è altro che figlio di una partita che gli uomini di Mihajlovic stavano interpretando bene: al 32′ Santana tira dai 25 metri e, complice una papera di Handanovic a cui il pallone passa sotto le mani, sblocca il match.
La pressione dei bianconeri, in cerca del pari, è costante ma, eccezion fatta per un tacco di Di Natale che Avramov controlla bene, non frutta tiri in porta.
Nella ripresa i viola presentano Zanetti al posto di Donadel (parecchio nervoso) ma la cronaca fa onore solo agli uomini di Guidolin. Al 7′ Pinzi lancia Sanchez che allunga per Di Natale: tiro immediato, palla sul fondo. All’11’ azione personale di Inler che se ne va in dribbling ma conclude sull’esterno della rete; al 14′ magia di Di Natale con Kroldrup costretto a intervenire sulla linea. Che sia aria di pareggio, oltre che di neve, lo si evince dal pressing friulano: al 18′ Armero riceve la palla ai 35 metri e calcia con forza. Non impeccabile Avramov: errore meno grave di quello del collega avversario ma decisivo anche questo. Parità.
La trama dei locali è corale, precisa, frutto di un gioco imparato a memoria: è così che, al 35′, Di Natale porta in vantaggio i suoi. Da Zapata a Denis, da questi al capitano friulano: piatto destro da ottima posizione. Incolpevole, stavolta, il portiere viola.
Finisce così: gli ultimi dieci minuti offrono solo una scaramuccia tra Mutu e Armero e una conclusione (43′) fiacca di Babacar. Fiacca: come la Fiorentina della seconda parte di gara.