Posticipo della diciottesima giornata di serie B.
Stadio Olimpico, Torino.
Torino-Siena 1-1
Rete: 13′ De Vezze (T), 41′ st Brienza (S)
Gara di cartello della 18a giornata di cadetteria e penultimo incontro del turno frammentato in due giorni (alle 18 si chiude con Vicenza-Frosinone). Per i granata è occasione da non fallire per avvicinarsi alle primissime della graduatoria (tra il Toro, 27 punti, e il Novara primo in classifica c’è una distanza di 13 lunghezze) mentre il Siena è chiamato a replicare alla vittoria in trasferta dell’Atalanta che ha temporaneamente scavalcato i toscani al secondo posto.
Bella cornice di pubblico all’Olimpico, mister Lerda opta per Sgrigna unica punta e gli mette a supporto il trittico composto da Iunco, Belingheri e Lazarevic. Dal canto suo, Conte risponde con un azzardo: fuori Mastronunzio, attacco affidato a Calaiò e Brienza con Reginaldo e Troianiello pronti a fare la spola tra centrocampo e attacco.
Le prime battute sono di marca locale: passano 2′ e De Vezze calcia da buona posizione verso la porta ma trova la pronta respinta della retroguardia avversaria. Un minuto dopo è Sgrigna a concludere verso Coppola che si fa trovare pronto. In una fase di assestamento ed equilibrio, i padroni di casa passano in vantaggio: è il 13′ e De Vezze raccoglie un assist al centro dell’area che trasforma in gol con un tiro al volo.
Mediano scatenato, nel corso della prima frazione è uomo in più dei locali: imposta, costruisce, tampona e conclude. Inoltre, se il primo spunto di un certo peso da parte degli uomini di Conte arriva al 25′ (conclusione di Reginaldo, palla tra le braccia di Bassi) significa che il Siena ha pagato per davvero la grinta dei locali, mai domi. Prima dell’intervallo, altro spunto ospite: è il 39′ e Reginaldo lancia per Calaiò che conclude in rovesciata ma non impensierisce Bassi.
Nella ripresa si comincia con gli stessi elementi e gli ospiti sono chiamati a rimettere in equilibrio il punteggio: la manovra offensiva del Siena, tuttavia, produce solo una conclusione di Larrondo all’11’ (blocca Bassi) e Reginaldo al 23′ (palla alta). Il Toro si difende con ordine e beneficia, nei minuti finali, dell’uomo in più per il rosso a Larrondo che, dopo un fallo su Ogbonna, viene a contatto con il direttore di gara: lo tocca con la mano, Tozzi lo caccia. Pare l’epilogo, invece il colpo di scena è solo lì a venire: serve un capolavoro e Brienza, direttamente da calcio di punizione, lo mette in atto. Poi, Pratali – doppio giallo – viene cacciato pure lui. Finisce qui.