La Lazio chiama, il Milan risponde e non perde la ghiotta occasione per riportarsi in vetta alla classifica, ristabilendo le distanze. Ai rossoneri bastano quattro minuti per dimostrare la propria voglia di primeggiare. A mettere la firma sul vantaggio non è il solito Ibrahimovic, che pure entra nell’azione della rete, bensì Boateng, lesto a raccogliere un cross dal fondo.
Di lì a qualche minuto il Brescia avrebbe avuto l’occasione di pervenire al pareggio, ma Abbiati negava la gioia del gol ad una spettacolare rovesciata di Caracciolo, che avrebbe meritato miglior sorte, se non altro per la bellezza del gesto tecnico. Ancora Milan al minuto numero 28, quando Robinho approfittava di un errore della difesa per mettere la firma sul 2-0.
I rossoneri potevano accontentarsi del doppio vantaggio, ma non lui, non Ibrahimovic, che al 32′ raccoglieva un passaggio di Pirlo, saltava un difensore e metteva il proprio sigillo sulla gara. Nella ripresa 20 minuti di gloria anche per Ronaldinho, ma il risultato non cambierà fino al triplice fischio. Il Milan dunque si riporta in vetta alla classifica con 33 punti, mentre il Brescia resta penultimo in classifica a quota 12. Allegri di gode la vittoria, ma non vuol sentir parlare di fuga:
Ronaldinho serve davanti, e ha fatto molto bene. Boateng l’ho preferito a Seedorf perché poteva dare imprevedibilità. Anche Clarence è un giocatore importante, ma sfruttiamo tutte le opportunità che abbiamo. C’è la Lazio, la Roma, l’Inter, la Juventus c’è ancora tanta strada da fare. Non parliamo di fuga, dobbiamo vincere e lavorare. Abbiati sta facendo una grande stagione, non ho mai avuto dubbi su di lui. I goal stanno facendo acquistare grande fiducia a Robinho, ha più cattiveria sotto porta. Sono felice di tutti.
Gattuso sottolinea la fortuna del Milan nell’aver trovato la rete nei primi minuti:
Di facile non c’è niente, siamo stati fortunati a trovare il primo gol, ma partite facili non esistono. A noi fanno paura tutte le squadre, dobbiamo fare più punti possibili guardando solo in casa nostra. Ibrahimovic fa la differenza, ma se gioca da solo contro undici perde.