Risveglio amaro per la Roma di fede giallorossa che oggi piange il suo presidente, colui che è salito al comando 15 anni fa e che è riuscito, non senza sforzi economici, a portare la squadra ai vertici del calcio italiano e nell’élite di quello europeo.
Franco Sensi se n’è andato, portandosi dietro una bella fetta di storia romanista ed un pezzo di cuore di tutti quei tifosi che non possono far altro che ringraziarlo per quanto dimostrato durante gli anni della dirigenza. Di lui si può dire che era un presidente-tifoso, di quelli che farebbero di tutto per veder la propria squadra vincere. Schietto e sincero, a costo di passare per antipatico e presuntuoso, ma tifoso vero:
La Roma fa parte della mia famiglia. Si siede a tavola con noi tutti i giorni. E’ l’argomento che più ci appassiona.
Ed il suo amore per la squadra lo dimostrò nel 1993, quando venne chiamato ad acquistarne il pacchetto di maggioranza, insieme a Mezzaroma, per evitare il fallimento della società. Dopo sei mesi era proprietario unico del club e da allora non ha mai mollato il comando.
Il progetto di Sensi era quello di portare la Roma tra le grandi del calcio italiano ed inizialmente si affidò ad un altro romano doc, Carletto Mazzone, senza però riuscire a raggiungere i risultati sperati. Venne poi l’epoca-Zeman, ma è solo dopo aver visto vincere i cugini della Lazio che Sensi decise di aprire come non aveva mai fatto i lacci della borsa. Arrivarono Batistuta, Samuel, Emerson e Zebina e, sotto la guida sapiente di Fabio Capello, la Roma riuscì finalmente a conquistare il terso scudetto della sua storia, il primo dell’era Sensi.
Con lui alla presidenza la squadra capitolina ha messo in bacheca anche due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, arrivando a conquistare quel posto tra le grandi che Sensi sognava da anni. Domenica prossima andrà in scena l’ennesima sfida contro l’Inter, ma stavolta non ci sarà Sensi in tribuna. Il suo posto resterà vuoto o magari sarà occupato dalla figlia Rosella, che ne ha raccolto l’eredità.
Ma la Roma senza Franco Sensi non sarà più la stessa: i tifosi lo sanno ed ora chiedono a Totti & Co. di regalare l’ennesimo trionfo al grande presidente.