Chiamatelo polemico, chiamatelo provocatore, ma non provate a dargli del furbo, perché ultimamente ha dimostrato di essere più pirla di quanto volesse farci credere. Lui è Josè Mourinho, uscito ieri sera dal Camp Nou con una cinquina stampata sulla faccia ed oggi fermato dalla Uefa per le espulsioni a comando nella gara di Champions contro l’Ajax. I fatti sono noti. Nella quinta gara della fase a gironi della Champions League, Il Real vinceva per quattro reti a zero sul campo degli olandesi, quando lo Special One consigliò (ordinò?) a Xabi Alonso ed a Sergio Ramos di farsi ammonire nuovamente, così da rimediare il rosso e saltare l’ultima gara del girone, per poi ripresentarsi immacolati agli ottavi di finale.
La vicenda ha fatto molto discutere, non tanto per l’episodio in sé (è una pratica molto diffusa nel calcio moderno), quanto per la teatralità dimostrata dal portoghese, che si esibì in una sorta di passaparola per far giungere il proprio messaggio ai diffidati. Ebbene, oggi è arrivata la stangata dell’Uefa, che prevede due turni di squalifica per l’allenatore (il secondo con la condizionale), 20.000 euro di multa per Sergio Ramos e Xabi Alonso, 10.000 per Dudek (portavoce “fuori campo” del messaggio del tecnico), 5.000 per Casillas (portavoce in campo del messaggio) e 120.000 per il Real Madrid.