Che tratti somatici avrà mai, la tensione? Foste capitati a Siena, l’avreste vista sui volti dei ventidue in campo, su quelli dei due allenatori, assiepata tra gli spalti del Franchi: tanto entusiasmo, la voglia di crederci fino in fondo, la sensazione di poter tornare a casa con la gioia di tre punti fondamentali. L’avranno pensato i sostenitori dei locali ma anche la fitta rappresentanza giunta all’occorrenza da Novara: si chiude con un pari e la conferma di quanto si va dicendo da tempo. Entrambe, in serie A, rischiano di arrivarci senza passare per i play off. Quanti chilometri sono, da Vicenza a Crotone? Parecchie centinaia, ma la fede sportiva, l’attaccamento alla propria maglia sono in grado di abbattere qualunque distanza spaziale: i vicentini hanno vinto sul campo, ma vederlo allo stadio, quel plotone veneto, ha rinnovato il piacere verso quanto di bello offre questo sport.
L’Empoli s’è perso a centrocampo: il gioco dei toscani stazionava lì e, come un Ovosodo – direbbe Virzì – che non va nè giù nè su, la manovra locale non è mai decollata. Ottimo Sassuolo, obiettivo prossimo: non perdere continuità. Lupoli ha salutato la Ciociaria con una rete che ha vanificato quella locale di Terranova: Ascoli e Frosinone si avviano verso una stagione difficile. Rischiano entrambe di fallire l’obiettivo salvezza, hanno entrambe i mezzi per centrarlo senza problemi. Si vedrà. Bianchi e candidi, quelli del Padova. Abili palleggiatori, ottimi incursori ma ancora immaturi per pensare di realizzare sogni. Il Varese lo ha chiarito una volta di più, oltre a rimarcare il dato di fatto che la squadra lombarda, con tale carattere, può vincere per davvero contro chiunque. Poi, per carità, con chiunque potrebbe anche perdere: stesso motivo, quel carattere un po’ così. Da invincibili e, vai capire perchè, da ingenui. Stavolta era la giornata sì.
Al Portogruaro non far sapere che esiste la ripresa: ottima la tattica abruzzese, farli spompare in 45′ e poi cominciare a giocare. Nota di merito al Pescara ma anche un consiglio: sotto per 0-2, il 90% delle volte va male. Meglio non riprovare. De Vezze è un fascio di nervi in grado di esplodere: lo fa, risultati da applausi, nel corso della sfida contro il Piacenza. Pensando di aver vinto, i granata hanno purtroppo dimenticato di curarsi a dovere di Cacia che, nelle aree avversarie e checchè ne dica quella C mancante nel cognome, va a caccia di reti con medie da incorniciare. Tutto Caridi minuto per minuto: al 29′ si mangia un rigore, qualche giro di lancetta più in là si riscatta. Maluccio la Triestina, sempre più invischiata nella lotta per non retrocedere.
Istantanee della diciassettesima giornata di serie B.