La vittoria sul Twente – ed il conseguente passaggio agli ottavi di finale di Champions – ha portato un po’ di sereno in casa interista. Resta però il nodo dell’impressionante numero di infortuni che ha colpito il club nella prima parte di stagione. Ieri sera in panchina accanto a Benitez sedevano Orlandoni, Santon, Biraghi, Natalino, Motta, Nwankwo, Crisetig. Difficile andare avanti in Champions con questi nomi – e anche in campionato potrebbe nascere più di un problema.
Di chi è la colpa di tutti questi infortuni? Il presidente dell’Inter sembra avere le idee chiare, dopo aver dedicato un buffetto al suo allenatore
Ci siamo incontrati in spogliatoio, non c’era tanto da dire: quando ci si stringe la mano e siamo tutti e due contenti, vale più delle parole
passa alle stilettate.
Alla domanda se l’allenatore è più forte, Massimo Moratti risponde con una fiducia stiracchiata:
Vedremo domenica dopo domenica, bisogna far bene.
La risposta è determinata dal fatto che il patron dell’Inter attribuisce a Benitez la responsabilità per i tanti infortuni, e lo si capisce da un’altra frase:
Ora bisogna fare in modo che i calciatori non si facciano più male. Per il resto, Benitez è un ottimo allenatore.
Più chiaro di così.
Di ben altro avviso il trainer dell’Inter, che approfitta della vittoria per lanciare una frecciatina al suo predecessore:
Chi parla della preparazione come unica causa degli infortuni è un ignorante. Lavoro da 25 anni, sono laureato all’Isef, il mio preparatore è di massimo livello. Abbiamo fatto meno intensità perché sappiamo che la squadra è avanti con l’età. Il problema è che i giocatori sono stati spremuti al 100% l’anno scorso, e hanno alle spalle diversi infortuni.
Io non so di chi siano le colpe, ma è ovvio che con queste dichiarazioni Massimo Moratti contribuisce a delegittimare il tecnico e a rendere il suo lavoro più difficile.
Massimo Moratti. Il patron dell’Inter, rasserenato per il successo che ha qualificato la sua squadra agli ottavi, ha confermato la fiducia nel tecnico:
Con Benitez mi sono salutato con grande serenità e con un sorriso sincero. Questo vale più di ogni discorso.