Clamoroso ritorno in casa Lazio, dopo un’estate di calciomercato bollente che non ha riservato grossi colpi, a dispetto delle mille idee fantasiose che erano state avanzate. Ma questo potrebbe essere veramente il colpo dell’anno per una squadra che ci tiene a tornare grande, ma che deve sempre fare i conti con i bilanci e la scarsa propensione all’acquisto da parte del suo presidente.
Parliamo di Hernan Crespo, attaccante attualmente in forza all’Inter, ma con possibilità di giocare e di rilanciarsi vicine allo zero (Mourinho non lo ha neppure inserito nella lista Champions). E’ chiaro che il suo tempo a Milano è scaduto da un pezzo ed ora i dirigenti nerazzurri gli cercano una sistemazione comoda, almeno per la prossima stagione, visto che il suo contratto scadrà a giugno.
E quale ipotesi migliore per lui, se non quella di tornare a vestire una maglia che tanto gli ha dato qualche anno fa? Moratti ha proposto, Lotito sta valutando l’offerta ed ora, dopo l’infortunio di Rocchi, l’ipotesi sembra più credibile rispetto a qualche giorno fa.
Il problema maggiore sembra essere l’ingaggio dell’argentino (quasi quattro milioni di euro a stagione), ma bisogna considerare che Hernan è rimasto legato a Roma da questioni di cuore, prima fra tutte l’affetto dei tifosi nei suoi confronti, poi per il fatto di aver sposato una romana e di possedere ancora una villa in città. E’ per questi motivi che Crespo potrebbe sacrifcarsi e ridursi lo stipendio, tornando a giocare nella squadra in cui ha già segnato 39 gol in sole due stagioni.
I tifosi già cominciano a sognare il grande ritorno, sebbene la società si stia muovendo per arrivare a Bogdani, l’albanese in forza al Chievo, il cui ingaggio è senz’altro meno oneroso (ma forse anche la resa in campo). Il suo arrivo a Roma potrebbe essere facilitato dall’intercessione del connazionale Tare, appena promosso dirigente da Claudio Lotito.
Staremo a vedere gli sviluppi della pista albanese in questi giorni, nell’attesa di un cenno di Hernan Crespo, che avrebbe la possibilità finalmente di giocare con continuità e davanti a tifosi pronti a stendergli un tappeto rosso sotto i piedi.