L’Inter conquista la qualificazione agli ottavi di Champions League e salva in extremis la panchina di Benitez. Due piccioni con una fava, come si suol dire, nel bel mezzo di un periodo non proprio esaltante per i colori nerazzurri, in netto ritardo sui cugini del Milan in campionato e risucchiati in un vortice di infortuni che sembra non aver fine.
I ragazzi di Benitez ci provano di spada e di fioretto, ma la rete del vantaggio sembra non voler arrivare, mentre Sneijder si produce in colpi di alta classe (punizione che colpisce la traversa) intervallati da errori degni dell’ultimo dei principianti. Il Twente fa quello che può, resiste e tenta la ripartenza, mettendo i brividi alla retroguardia nerazzurra in un paio di circostanze, prima che l’arbitro mandi tutti negli spogliatoi.
Nella ripresa l’Inter ci prova ancora ed al 10′ finalmente riesce a far esplodere la curva, quando Cambiasso si apposta in area di rigore ed infila il portiere avversario da pochi passi. 1-0 e ancora tanto da giocare, ma alla fine i nerazzurri riescono a tenere il risultato ed a regalare a Benitez un po’ di respiro. Così il tecnico spagnolo a fine gara:
Vincere è sempre importante, specie quando vale una qualificazione. Se un allenatore è in difficoltà, lo è anche la società. Stasera si è visto che volevamo vincere. Abbiamo segnato un gol e abbiamo cercato il secondo. Questo carattere fa la differenza. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni da gol, ma loro sono stati pericolosi in contropiede. Nella ripresa abbiamo trovato il modo di controllare le loro ripartenze e così abbiamo vinto.
E riguardo ai pochi giocatori a disposizione (stasera in panchina c’erano quattro ragazzi della Primavera):
Non è facile avere pochi giocatori a disposizione. Adesso gente che l’anno scorso ha giocato poco come Materazzi e Cordoba è fondamentale. Per domenica potrei recuperare Thiago Motta, che era in panchina. Se non perdiamo nessuno va anche bene.