Clima tipicamente autunnale al Tardini di Parma, dove i padroni di casa, già in posizione precaria di classifica, erano chiamati all’esame Sampdoria, ancora – e forse definitivamente – orfana di Cassano. Clima di tensione all’esterno dello stadio, con numerosi supporters ospiti giunti a Parma senza la tessera del tifoso ed intenzionati a gustarsi ugualmente la partita.
La nebbia condiziona pesantemente la visuale, ma il posticipo serale infrasettimanale dell’undicesima di campionato va in scena lo stesso. Poco spettacolo sul rettangolo verde – e non solo per colpa della nebbia – tra un Parma che ci tiene a salvare la panchina di Marino ed una Sampdoria chiamata ancora una volta a dimostrare che si può vincere anche senza l’escluso di lusso.
Alla fine prevale la solidarietà dei gialloblu nei confronti del proprio allenatore, che ora mantiene il posto sulla panca e lavora per risalire in fretta la china. Il gol della vittoria arriva al minuto numero 84, quando Bojinov raccoglie l’invito di Zaccardo e trafigge il portiere ospite, regalando ai suoi tre punti che danno speranza. Pasquale Marino respira profondamente e si gode la vittoria:
La partita l’ho vissuta con intensità, perché la vittoria mancava da tempo. Sono contento per il presidente che ha una grande fiducia in questa squadra. Questa vittoria ci dà molta serenità in più. Finora avevamo raccolto meno di quanto meritassimo col nostro gioco. A Bari ci andiamo sapendo che è una partita importante come tutte le prossime. Ora possiamo migliorare con questo gruppo molto unito.
Deluso invece Domenico Di Carlo:
La squadra fisicamente non ha risposto come mi aspettavo, la colpa è anche mia che ho schierato alcuni giocatori non in forma. Le occasioni le abbiamo avute con Pazzini e Marilungo, ma nel calcio un episodio ti punisce. Abbiamo affrontato un Parma che ha provato a vincere con i ritmi bassi e noi non riusciamo a giocare così. Cassano? Non possiamo dire niente fino all’esito del Collegio Arbitrale, non c’è nulla di ufficiale.