Posticipo della decima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Genoa 1-0
Rete: 42′ pt Pinilla (P)
Che farò da grande. Servisse una frase a esplicare concettualmente l’mportanza della sfida che chiude la decima giornata di serie A, useremmo questa. Perchè tanto il Palermo quanto il Genoa vivono una fase di stagione nella quale non hanno inquadrato l’effettivo valore del potenziale. Parecchio fumo, qualche sprazzo di bel gioco e risultati altalenanti.
Davanti a un pubblico discreto e quasi tutto di marca locale, Delio Rossi opta per Pinilla quale attaccante di riferimento e piazza alle spalle dell’ex Grosseto la coppia composta da Pastore e Ilicic. La replica di Gasperini è quella di allegerire il tridente: Toni e Rudolf possono contare sulle incursioni di Mesto, Rossi e Zuculini hanno il compito di illuminare il gioco ospite.
Se, sul versante rosanero, Miccoli e Maccarone stanno a guardare c’è un perchè: ha nome e cognome. Mauricio Pinilla. La prima frazione di gioco è tutta per lui: all’11’ colpisce il primo palo (mezza girata) sfruttando l’assist di Cassani; al 19′ raccoglie palla da Pastore, scarta anche Eduardo ma poi subisce il grande ritorno dell’estremo rossoblu; al 24′ il secondo montante: l’assist è nuovamente di Pastore, la conclusione a botta sicura si scaglia contro il legno; al 32′ dialoga con Bacinovic e conclude dai 9 metri ma spedisce fuori di un nulla; al 43′ il meritato gol a coronare una magistrale azione corale nel corso della quale il pallone passa da Balzaretti a Pastore e dall’argentino a Pinilla. Stavolta, non possono nulla nè Eduardo nè i legni.
L’impressione è che il Genoa sia rimasto a guardare, non è così. Luca Toni è in ottima forma, si carica la squadra sulle spalle ma i tentativi svaniscono di un’inezia: al 20′ l’ariete conclude dai 13 metri, il pallone lambisce il montante; al 29′ colpo di testa su cui Sirigu si fa trovare pronto; al 34′ calcia di destro ma trova nuovamente l’opposizione di Sirigu.
Nella ripresa ritmi ancora elevati seppure in calando con il passare dei minuti: occasione per Pastore al 5′ ma Eduardo è bravo a respingere in angolo; all’8′ ci prova la retroguardia ospite con Kaladze che serve Criscito il cui tiro viene bloccato da Sirigu; tra il 17′ e il 19′ Nocerino e Bovo sfiorano il raddoppio ma si vedono impattare le rispettive conclusioni dalla difesa di Gasperini.
Nel finale si allenta l’intensità: al 35′ è l’onnipresente Toni a servire Veloso, il portoghese chiama Sirigu all’ennesimo intervento in tuffo. La penultima ovazione del Barbera – a precedere quella scatenata dal triplice fischio – va a salutare la staffetta tra Pinilla (decisivo) e Miccoli (al rientro).