Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Roma cercava la posta piena in terra svizzera per restare in corsa in Champions League e continuare a cullare sogni di gloria. La gara contro il Basilea non era delle più facili da disputare, sia per le defezioni pesanti nell’undici di Ranieri che per il risultato umiliante della partita di andata, quando gli svizzeri avevano fatto il buono e il cattivo tempo sul terreno dell’Olimpico.
Ma stavolta la Roma è riuscita a ritrovare la grinta e la voglia di vincere, sebbene la testa fosse già alla stracittadina della prossima domenica. E se Menez si mette a segnare, se Totti ritrova il gol dopo mesi di digiuno e se anche un rincalzo come Greco mette il sigillo sulla gara, allora è facile portare a casa i punti che tengono ancora in corsa per la qualificazione al prossimo turno.
E poco importa se anche stasera il Basilea è riuscito a mettere a segno un paio di colpi, perché alla fine della fiera conta solo quel +3 che consente ai giallorossi di giocare le ultime due gare (Cluj e Bayern Monaco le avversarie) con meno patemi d’animo. Ranieri non può che essere soddisfatto della prestazione e del risultato:
Il primo tempo è stato molto bello, dopo i primi 20 minuti abbiamo preso possesso del centrocampo. Nel secondo tempo dovevamo gestire meglio la gara, rallentare il ritmo, invece abbiamo sofferto il loro gioco. Ho deciso di spostare Menez nel ruolo di rifinitore perché non riusciva a ricevere palla. C’è stato da soffrire, abbiamo sofferto, ma alla fine abbiamo vinto. Questo è l’importante. I cali sono dovuti a problemi fisici, ho alcuni calciatori che si allenano giocando, li devo gettare nella mischia appena recuperati.
L’emergenza continua in casa Roma, ma stasera non c’è spazio per piangere sull’affollamento dell’infermeria. Si festeggia e basta.