Anticipo della nona giornata di serie A.
Stadio Barbera di Palermo:
Palermo-Lazio 0-1
Rete: 27′ pt Dias (L)
Il match clou della domenica calcistica (dopo aver archiviato Milan-Juventus con la vittoria in trasferta dei bianconeri) va in scena alle 12.30. Il Palermo, tra le mura amiche, è chiamato a frenare la marcia ineccepibile della Lazio stupefacente di inizio stagione.
Delio Rossi, stimolato in settimana dalle dichiarazioni di fiducia di patron Zamparini, decide di non stravolgere il modulo: Bacinovic centrale di centrocampo al fianco di Migliaccio e Nocerino. Davanti agisce Pinilla con Pastore e Ilicic alle spalle.
Biancocelesti in formazione tipo: Floccari unica punta supportato dal trio composto da Zarate – Hernanes – Mauri. Rosanero pimpanti: al 2′ Pastore ruba palla a Biava e si presenta a tu per tu con Muslera, il tiro è telefonato. Ospiti schiacciati nella propria metà campo per tutta la prima parte di gara ma nè Ilicic (14′, facile l’intervento di Muslera) nè Pinilla (20′, tiro debole su cui l’estremo avversario non ha difficoltà a intervenire) sfruttano a dovere le azioni corali.
Tra tanto Palermo, tuttavia, agli uomini di Reja basta un tiro per trovare il vantaggio: al 27′ Dias raccoglie da Ledesma e calcia al volo. Traiettoria perfetta, palla nel sette con Sirigu che può solo stare a guardare. I padroni di casa non mollano: Pastore (36′) dilapida il pareggio con un tiro inguardabile da ottima posizione, Ilicic (39′) si fa anticipare al momento del tiro dal fenomenale Dias.
Nella ripresa, Rossi si affida a Hernanez (per Ilicic) fin da subito ma l’occasione per andare in gol capita agli avversari: è l’11’ quando Zarate imposta la ripartenza, palla a Hernanes che filtra per Mauri. Sirigu si salva in angolo. I locali tornano pericolosi al 19′: Pinilla in mezza rovesciata, Muslera respinge ma l’azione prosegue con il tiro a botta sicura di Pastore sul quale si immola Radu.
Il secondo giallo a Biava (32′, salterà il derby) costringe la Lazio a un finale in inferiorità numerica ma Muslera risponde presente tutte le volte (decisivo il doppio intervento al 41′ su Pastore e Cassani) in cui viene chiamato in causa. La Lazio si conferma realtà con cui fare i conti.