Anticipo della nona giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma
Roma-Lecce 2-0
Reti: 17′ st Burdisso (R), 31′ st Vucinic (R)
Prima frazione di gioco chiusa tra i fischi dell’Olimpico giallorosso che, nonostante la buona volontà dell’undici di casa, continua a non gradire l’incapacità di dare costanza alla manovra e di finalizzare le occasioni create. Non molte, per la verità, anche perchè il Lecce ci mette poco a trovare la giusta quadratura e imbrigliare le progressioni avversarie. Claudio Ranieri sa che, da qui in avanti, si vivrà alla giornata e, nella condizione di fare di necessità virtù (fuori Mexes, Taddei e Pizarro), sceglie di affidarsi agli elementi più affiatati.
I dieci undicesimi della Roma sono quelli della passata stagione, in più c’è Borriello ad affiancare Totti in attacco. Salentini formato tridente (Di Michele, Corvia e Olivera) e bravi ad affondare per primi: al 5′ Olivera calcia dai 22 metri, Julio Sergio para; all’11’ l’ex juventino mette il pallone sulla testa di Corvia che, dopo aver preparato il destro, calcia al volo ma il pallone si stampa sulla traversa; passano 3′ e l’estremo brasiliano è stavolta provvidenziale nell’evitare l’autogol di Juan (in anticipo su Corvia, palla svirgolata).
La replica dei capitolini sta nella grande mobilità di Vucinic e nella tempestività di Borriello: l’ex milanista prima sfiora il vantaggio al 15′ (colpo di testa da ottima posizione, la palla sfiora il palo) poi (28′) pareggia il conto dei legni colpendo la traversa su conclusione da distanza ravvicinata; il montenegrino, a sua volta, prima colpisce la seconda traversa per i locali (33′) con un tiro di destro e poi costringe Rosati (36′) alla deviazione in angolo dopo un insidioso tiro al volo.
L’ultima occasione della prima frazione è del Lecce (44′): Di Michele intercetta il pallone passato da Juan a Julio Sergio e serve a Corvia una palla che va solo appoggiata oltre la linea: incredibile l’errore del salentino e altrettanto incredibile il recupero di Burdisso. Nella ripresa, il Lecce riparte all’attacco ma le sortite offensive non fruttano più di una conclusione inguardabile di Di Michele a tu per tu con Julio Sergio. Dopo 17′ di sofferenza, il vantaggio della Roma: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Burdisso indovina un colpo di testa che spedisce il pallone sotto l’incrocio dei pali.
Altra traversa di Borriello al 19′ (colpo di testa, la punta scheggia la parte alta dei legni) prima che Vucinic faccia il brutto (27′, pallonetto da scordare; 30′, ottima posizione ma il pallone finisce in tribuna) e il bel tempo. E’ il 31′ quando il montenegrino infila Rosati con un diagonale mancino imparabile. Mentre si fa festa, Totti e Olivera si rendono protagonisti di un diverbio che suggerisce a Gervasoni di mandarli anzitempo negli spogliatoi (il replay chiarirà quanto accaduto: Olivera sgambetta Totti mentre Vucinic segna, il 10 si scaglia contro il leccese). Torna a vincere la Roma. Ma durerà?