I tempi delle vacche grasse sono finiti, e due dei più grandi club che hanno fatto la storia del calcio, Liverpool e Manchester United, rischiano seriamente grosso. Il club più nei guai è sicuramente il Liverpool che, a differenza dei Red Devils, non ha alle spalle né una dirigenza in grado di appianare i debiti, né utili in bilancio.
Tutti, dai tifosi agli amministratori, fino anche ai calciatori, chiedono un cambio di dirigenza, ma gli americani Hicks e Gillett non ci pensano proprio a mollare. E allora come fare per ripagare i tanti debiti, primo fra tutti quello in scadenza con la Royal Bank of Scotland di 280 milioni di sterline? I presidenti non vogliono sborsare un solo penny, e allora ecco la soluzione prospettata dai tabloid: un ammutinamento da parte della dirigenza per mandare in amministrazione controllata la società.
Ciò significa che i presidenti saranno costretti a cedere, e gli acquirenti ci sono già. Si tratta del New England Sports Ventures, una società che ha già promesso qualcosa come 300 milioni di sterline di investimento, che a quel punto servirebbero per salvare la squadra. Ma se dal punto di vista finanziario si può ancora far qualcosa, dal punto di vista tecnico la situazione diventerebbe ancora più grave. Il Liverpool è attualmente in zona retrocessione in Premier League, e se andasse in amministrazione controllata subirebbe altri 9 punti di penalizzazione (che al momento la manderebbero ad un imbarazzante -3 in classifica).
Tradotto significa niente Europa per il prossimo anno (ammesso che il club rimanga in Premier), e probabilmente nemmeno per i prossimi anni, perché le regole del Fair Play finanziario non permetteranno ad un club con i conti così in disordine come il Liverpool di accedere alle competizioni internazionali.
La situazione è leggermente migliore per quanto riguarda il Manchester United, almeno a parole. I debiti dei Red Devils hanno superato il mezzo miliardo di sterline, una cifra a dir poco impressionante, ed il passivo di 83,6 milioni di quest’anno di certo non è incoraggiante. Ma secondo la dirigenza del club tale passivo è dovuto al pagamento degli interessi sul debito, mentre gli introiti di un centinaio di milioni di sterline dovrebbero cominciare a “rimangiarsi” tale debito.
Sembra tutto troppo semplice per il club di Alex Ferguson che vorrebbe volentieri evitare la cessione dei suoi pezzi pregiati (primo fra tutti Rooney) per recuperare dalle perdite. E a questo punto gli scenari che si aprono sono due: continuare nel tentativo di recuperare dai debiti, con il rischio di non fare in tempo per l’introduzione del fair play finanziario, perdendo l’accesso alla Champions League; oppure cambiare dirigenza come vuol fare il Liverpool, ma anche stavolta significherà 9 punti di penalizzazione ed amministrazione controllata. E vista la concorrenza che c’è in Premier League, 9 punti in meno potrebbero significare l’esclusione dalla massima competizione europea per il prossimo campionato, con una perdita di profitti molto pesante. Da qualunque lato la si guardi, la situazione di questi due club è davvero disastrosa.
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