Seconda giornata Champions League gruppo A
Stadio Giuseppe Meazza, San Siro
Inter-Werder Brema 4-0
Reti: 21′ pt, 27′ pt e 35′ st Eto’o; 34′ Sneijder
Rivoluzione Benitez: dettata da necessità (Milito out), certo. Ma pure dallo spirito propositivo, mostrato fin qui dall’ex Liverpool, nei confronti dei talenti in erba che militano in nerazzurro. Dal 1′ sia Biabiany che Coutinho, Eto’o e Sneijder ci sono, in retroguardia Cordoba per Samuel.
Tra i tedeschi si vede l’ex Arnautovic ma a far vedere i sorci verdi al tifo presente al Meazza è Hugo Almeyda il quale, dopo 2′ di gioco, supera Julio Cesar con un pallonetto ma trova l’intervento provvidenziale di Lucio. Ancora il 23 del Werder a mettere i brividi: al 4′, grande conclusione su punizione ma l’intervento dell’estremo locale è altrettanto impeccabile.
La replica dei padroni di casa è affidata alle giocate di Coutinho (vicino al gol al 7′, assist man al 9′) mentre a sbloccare e mettere al sicuro il risultato ci pensa l’imprescindibile Eto’o di inizio stagione: è il 21′ quando il camerunense sfrutta nel migliore dei modi un assist di Cambiasso; 6′ dopo il lancio è di Lucio ma classe e precisione fanno ancora capo al 9 dell’Inter.
Messo il sigillo, poi, l’attaccante si trasforma in rifinitore: verticalizzazione per Sneijder (34′) a cui non resta che rimpolpare il bottino con un tiro di precisione. Che la prima sconfitta in campionato – contro la Roma, sabato scorso – abbia lasciato il segno, non c’è alcun dubbio.
I nerazzurri mostrano semmai, rispetto ad altre formazioni, cosa significhi riscattarsi dopo essersi scottati. Ripresa sulla falsariga della prima parte: Cambiasso e compagni sono padroni del campo, tedeschi assolutamente inoperosi e incapaci di abbozzare la benchè minima reazione.
E, ovviamente, il passo felpato di Eto’o, non smette di incantare (che gli si può dire: trascinatore? fuoriclasse? fenomeno? un po’ di ciascun appellativo?): ancora il camerunense in gol per la tripletta personale. Al 35′ dal piede di Sneijder nasce un passaggio filtrante: il bomber raccoglie, si libera del portiere, insacca a porta vuota e va a rubare la macchina fotografica di un reporter. Lo spettacolo è immortalato: Inter mai tanto bella nell’ultimo periodo.
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