In momenti come questi si vede la bravura dell’allenatore. Finché si vince, si sa, va tutto bene, ma quando arrivano le sconfitte bisogna far uscire il carattere. I primi malumori sono venuti a galla dopo la sconfitta in Supercoppa contro l’Atletico Madrid, ma i risultati successivi, dove nella peggiore delle ipotesi arrivava un pareggio, hanno calmato l’ambiente.
Ma la sconfitta di ieri contro la Roma ha riacceso gli animi, ed ora sta a Benitez cercare di spegnere i bollenti spiriti. Eclatante è stata la scenata di Chivu che si è avvicinato alla panchina nerazzurra urlando e facendo il gesto di volersene andare. Il motivo? Al rumeno non è mai andato a genio il suo ruolo da terzino, ma ieri ha toccato il fondo dovendo contrastare da solo Menez e Riise.
Queste le sue parole rivolte a Benitez:
Se continua così me ne vado via, o li fate correre o esco
riferito a Pandev ed Eto’o che non gli davano una mano. Ed infatti poco dopo il tecnico spagnolo ha fatto uscire Milito per inserire Muntari. Ma non finisce qui. Quindici tiri in porta e zero gol sono pesanti, e la spiegazione a questo problema la dà Maicon:
Davanti ho visto poca tranquillità e molto egoismo.
Se a questo si aggiungono anche dei presunti infortuni, tutti da valutare, per Pandev e Milito, si ottiene una brutta gatta da pelare per Benitez. Gran parte del suo valore si potrà vedere nella prossima settimana, e come l’Inter uscirà da questa brutta situazione dipenderà soprattutto da questo.