E’ un fiume in piena Diego Maradona nella prima intervista pubblica dopo oltre un mese di silenzio. Una chiacchierata alla Fox Sports in cui non risparmia critiche e mette subito in chiaro le sue intenzioni. Bocciate le idee delle panchine di Messico e Portogallo:
Darei la vita per tornare a fare l’allenatore dell’Argentina. Sono disperato, darei un braccio.
Meglio un braccio che una gamba, trattandosi di Maradona. Intanto però El Pibe non fa nulla per farsi voler bene nelle alte sfere della Federcalcio argentina. Continuando l’intervista ecco che si scaglia anche contro Carlos Bilardo, suo ex assistente considerato un “traditore”, e contro Sergio Batista, attuale allenatore dell’albiceleste, affermando
non lo conoscono neppure in Uruguay.
Come se la notorietà corrispondesse al successo. Ma più di tutti Maradona ce l’ha con Grondona, il quale è considerato come una sorta di “boss” che prende le decisioni per tutti, scavalcando i comitati e i congressi, responsabile della sua esclusione. Peccato che se c’è un vero responsabile per il fatto che lui non siede più sulla panchina dell’Argentina, questo si chiama proprio Maradona, dato che è stato lui a dimettersi a causa della famosa lista di collaboratori non rispettata. Se c’è qualcuno con cui El Pibe dovrebbe prendersela, forse è proprio con sé stesso.
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