Chiunque si fosse trovato nel tunnel degli spogliatoi a fine gara di Brescia-Roma avrebbe fatto bene a stare alla larga da Claudio Ranieri. L’allenatore dei giallorossi infatti ha dismesso il suo abito di persona pacata e sorridente ed ha indossato quello di furia nera. Al centro delle sue proteste la terna arbitrale, ed in particolare il signor Russo (arbitro), Romagnoli e Ayroldi (guardalinee), accusati di scarse capacità.
Il pomo della discordia sta nell’assegnazione dei rigori. Secondo l’allenatore della Roma ce n’erano almeno due in favore della sua squadra (incredibile il mani di Hatemaj non visto nella ripresa), tre per Pradè, e per Ranieri il motivo è che c’è qualcuno si “muove nell’ombra”.
Sono curioso di sapere se il rigore al Brescia l’ha dato il guardalinee: perché se è così è da ricovero. Sarò eccessivo ma c’erano due rigori per noi e quello del Brescia non c’era. Il mani in area l’abbiamo visto tutti, solo loro, arbitro e guardalinee non se ne sono accorti… C’è chi si muove nell’ombra, qualcosa c’è. Lippi? I nomi e i cognomi i giornali li hanno fatti, si vede che sanno qualcosa anche loro…
Sugli stessi toni Rosella Sensi che arriva a chiedere scusa per la sua irruenza nei toni, ma
Non si può vedere tanta inefficienza tanta incapacità.
E dire che la terna è internazionale. Dovrà lavorare molto Braschi dopo i disastri arbitrali delle scorse giornate, coronate da questa veramente disastrosa.
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