I calciatori non vogliono scendere in campo il giorno dell’Epifania e verrebbe da dire che è più che scontanto, se si parte dal presupposto che il 6 gennaio è la festa per eccellenza dei bambini (difficile trovare una categoria più infantile dei giocatori di calcio). Allora si cerca di venirgli incontro, per agevolare soprattutto coloro che devono sorbirsi ore ed ore di aereo per rientrare in tempo per la ripresa degli allenamenti.
Come fare? Si anticipa la 18esima giornata di campionato al 22 dicembre, in modo che anche i sudamericani possano giocare, scambiarsi gli auguri di Natale e poi godersi le ferie con tranquillità. Questo ci era sembrato di capire al termine dell’incontro tra l’Assocalciatori e la Lega, ma evidentemente c’è stato un fraintendimento, se è vero che oggi Adriano Galliani si è sentito in diritto di puntualizzare:
Nessuno vuole recuperare il turno del 6 gennaio con il 22 dicembre sera: domani in assemblea di Lega il Milan voterà così, la Roma anche, e altri club. Farò qualsiasi cosa per non giocare il 22 sera. Non è vero che i calciatori vogliono giocare in quella data. Abbiamo chiesto di non giocare l’Epifania, non di recuperare il 22 dicembre: un turno infrasettimanale o maggio può andare bene.
Come dire: voglio la botte piena e la moglie ubriaca.