Dopo Kakà, il secondo smacco dell’Inter nei confronti del Milan potrebbe chiamarsi Leonardo. La trattativa per il calciatore del Real Madrid non è ancora decollata, ma nel sottobosco degli accordi non ufficiali qualcosa si sta muovendo per l’altro brasiliano, quello che lo scorso anno sedeva sulla panchina rossonera.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore ed osservatore milanista ha ammesso di avere due progetti nella sua vita, e cioè un ruolo dirigenziale nell’organizzazione dei mondiali del 2014 (progetto forse già tramontato del tutto), ed allenare in Premier League. Ma i rapporti con Moratti sono buoni, e non è detto che non possano trasformarsi in qualcosa di diverso.
Abbiamo sempre avuto incontri disinteressati, ma in nessun’altra lingua esiste un concetto nitido come l’italiano mai dire mai.
Il suo legame con il Milan è solido, ha passato 13 anni in rossonero, e non se ne sarebbe mai andato se non fosse per i dissapori con il numero uno della società, Silvio Berlusconi.
Non sono stato cacciato: ho rinunciato ad un anno di contratto perchè avevo delle incompatibilità di stile e di persona con Berlusconi. A Narciso tutto ciò che non è specchio non piace. Ma non so perchè alla presentazione di Allegri ha parlato tanto male di me: deve avere qualcosa fuori posto…
Berlusconi metteva il becco nelle decisioni di Leonardo, voleva vincere ma gli aveva appena tolto Kakà senza dargli nessuno di valore in cambio, mentre ad Allegri ha dato Ibrahimovic, Robinho e Boateng. Forse qualche motivo di rivalsa lo potrebbe avere anche lui.
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