C’era aria di tensione in casa-Roma, dopo un inizio di stagione non proprio esaltante, con un pareggio e tre sconfitte (considerando anche la finale di Supercoppa), conditi da prestazioni non sempre all’altezza di una grande squadra. Ad aumentare il dissapore erano state le dichiarazioni di capitan Totti, in guerra aperta con l’allenatore, per via di un gioco considerato “catenacciaro” e poco sbilanciato in avanti.
Parole che avevano portato la società a tappare le bocche dei giocatori, impedendogli di parlare fino al termine di Roma-Bologna di domenica prossima. Ma proprio oggi il capitano giallorosso è tornato a parlare, non per lamentarsi della tattica di mister Ranieri, ma per dichiarare la pace con l’allenatore:
Il dialogo di un calciatore con il proprio allenatore è quotidianità e ancor più se sei il capitano della squadra: questo sempre, indipendentemente dagli andamenti e dai risultati. E’ una comunicazione giornaliera e costante.
Peccato che il dialogo, anzi il monologo del numero dieci sia arrivato sulle prime pagine dei giornali. Ma Totti continua nella dichiarazione di tregua:
Con Ranieri si va anche al di là di un semplice confrontarsi, è un rapporto decisamente stretto e vero quello che si è creato: il nostro è un Dna di romani e romanisti, un filo conduttore che lega chi parla la stessa lingua, si capisce al volo e non ha bisogno di troppi preamboli.
Dunque, il rapporto tra l’allenatore romano e romanista ed il simbolo della Roma calcistica (giallorossa) sembra essersi ricucito, anche se Francesco Totti non fa passi indietro riguardo al modulo:
Vorrei vedere la mia squadra giocare sempre a viso aperto contro tutti, per onorare il nome e la grandezza di questa città che rappresentiamo.
I due avranno trovato un accordo anche su questo punto o dobbiamo aspettarci i soliti musi lunghi alla prossima sostituzione del capitano o alla prossima magra figura dell’armata giallorossa?