Raggiunto da numerosi giornalisti al suo arrivo a Firenze per assistere all’amichevole tra i viola e il Barcellona, Platini è stato subito stuzzicato sull’argomento che gli sta togliendo il sonno nell’ultimo mese: se concedere o no l’organizzazione dei prossimi Europei a Ucraina e Polonia.
Da quanto pare di capire dalla parole del “Roi”, l’idea di spostare il torneo verso l’Occidente sta prendendo sempre più piede nella sua testa, tant’è che pare già aver fatto una valutazione attenta della situazione italiana. “Gli stadi non sono bellissimi” dice il Presidente Uefa, “ma hanno alcune eccellenze come San Siro e l’Olimpico, tra i più belli d’Europa”.
In effetti non è che la situazione degli stadi italiani sia tanto lusinghiera. Anche lo stesso stadio di Milano ha bisogno di rifare il terreno almeno una volta al mese, ma siccome gli stadi per le competizioni internazionali sono solo 8, non dovrebbero esserci grossi problemi a trovare altrettanti stadi decenti nel nostro paese. La Juventus sta costruendo un impianto a livello dei migliori del mondo, lo stesso stadio Franchi e tanti altri come il San Paolo o il Dall’Ara potrebbero non sfigurare davanti ai commissari europei. E’ ovvio il chiaro riferimento del Presidente agli stadi inglesi, avanti anni luce rispetto ai nostri, oppure a quelli tedeschi, ancora nuovi di zecca perchè utilizzati solo due anni fa per i mondiali.
Dalla nostra però abbiamo che gli inglesi hanno organizzato l’Europeo solo dieci anni fa, mentre i tedeschi sarebbero troppo favoriti da due tornei così importanti a distanza di pochi anni. Noi invece non organizziamo niente da Italia ’90, e potremmo far valere questa carta nella decisione, oltre che la nostra costante presenza nelle coppe europee, che ci consente sempre di fare bella figura. Platini ha anche parlato di sicurezza, lasciando intendere che dove non c’è sicurezza non ci sono punti, ma anzichè girare il coltello nella piaga, parlando dei morti e degli scontri che avvengono ogni anno all’interno e all’esterno dei nostri stadi, ha voluto ribadire la sua gratitudine ai tifosi della Fiorentina in occasione della visita dei rivali del Glasgow Rangers nella scorsa stagione. Un’ottimo spot per il nostro calcio, purtroppo rovinato dalle solite teste calde nelle altre città. Il messaggio che Platini ha voluto far passare è che l’Italia ancora non è completamente sconfitta, ma per vincere dovremmo riuscire a darci una mano da soli, non aspettando aiuti esterni, che non arriverebbero mai.