La nazionale degli scandali sessuali! Così potrebbe essere ribattezzata l’Inghilterra, alla luce dell’ennesima vicenda che vede protagonista uno dei beniamini del pubblico d’oltremanica, più o meno abituato a vedere i calciatori finire in prima pagina per questioni di sesso.
Nell’anno dei mondiali sudafricani sono stati ben quattro i calciatori nel giro della nazionale a finire nelle chiacchiere da salotto per aver abbondantemente cornificato le proprie compagne. Ad aprire le danze era stato proprio capitan Terry, che non aveva trovato nulla di meglio da fare che finire tra le braccia di Vanessa Perroncel, ex moglie di Wayne Bridge, compagno di squadra di Terry ai tempi del Chelsea. Per quella bravata, il buon John aveva perso la fascia di capitano della nazionale e un po’ anche la faccia di fronte ai sudditi di Sua Maestà.
Ma evidentemente da quelle parti cornificare le proprie compagne è considerata una specie di virtù, se è vero che Ashley Cole, già noto ai tabloid per storie e storielle extraconiugali, si è divertito a scambiare foto hot tramite cellulare con un’avvenente modella. La storia è poi finita sui giornali e pare che la moglie del difensore non abbia gradito l’ennesima umiliazione, chiedendo immediatamente il divorzio.
Altro giro, altra corsa, altro nazionale inglese beccato con le mani nel sacco (tanto per usare un eufemismo). Il mese scorso è toccato a Peter Crouch finire alla gogna, quando una escort diciannovenne ha spifferato alla stampa gli incontri galanti con l’attaccante del Tottenham, felicemente fidanzato con Abbey Clancy.
Ed ora ci mancava solo Wayne Rooney a completare il quadro dei fedifraghi e ad aumentare le preoccupazioni di mister Capello, che non può certo far fuori dalla rosa coloro che si rendono protagonisti di vicende simili (visto il numero dei traditori, chi avrebbe il diritto di giocare in nazionale?). Insomma, se ancora vi state chiedendo come mai l’Inghilterra sia stata eliminata in fretta dalla kermesse mondiale, forse ora avete trovato la risposta.
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