L’ufficialità è arrivata poco prima dell’ora di cena: il Milan ha ingaggiato Ibrahimovic. L’attaccante svedese entra così in quel ristretto club di campioni che hanno avuto il privilegio di vestire le maglie delle tre squadre più forti d’Italia, Juventus, Inter ed infine Milan, dopo soltanto un anno al Barcellona.
Ibra manda a gambe all’aria ogni proposito di Berlusconi di restringere il monte ingaggi. La politica del tetto a 4 milioni a stagione è durata non più di un mese, prima con la concessione a Ronaldinho di restare almeno un altro anno con l’attuale ingaggio (7,5 milioni), ed ora ingaggiando lo svedese che ne prenderà 8. Molti in meno rispetto ai 12 che percepiva in Spagna, ma si sa che tale cifra non avrebbe potuto garantirgliela nessuno.
Il contratto stipulato con il Barça è una formalità piuttosto rara, probabilmente mai vista in Italia. Si tratta di una sorta di prestito con “obbligo” di riscatto, cioè il calciatore arriva da subito al Milan senza pagare nulla, e poi nell’arco di tre anni il Milan dovrà trovare 24 milioni di euro da versare nelle casse blaugrana. Una trattativa simile a quella che portò Huntelaar in Italia, anche se quello fu un acquisto vero e proprio, ma ratealizzato come se ne vedono tanti. Speriamo che Ibra non faccia la stessa fine dell’olandese.
Sanghino 30 Agosto 2010 il 12:20
Sinceramente questo trasferimento presenta degli aspetti da … “Lato oscuro della Forza” !
Prima di tutto la valutazione data al giocatore: 24 milioni mi sembrano un po’ pochini, paragonati a quanto spese 12 mesi fa il Barça per portarlo via da Milano;
La formula è una sorta di “si va bene, mi paghi quando ce li hai … “, mai visto una cosa del genere (se vera);
Ibra che si riduce lo stipendio di per se è una notizia e visto che fino ad oggi è sembrato essere un giocatore estremamente legato allo stipendio, più che alla maglia,
Insomma dietro c’è qualcosa di poco chiaro … quei 24 milioni da pagare quando non si sa e come non si sa …
Marco Mancini 30 Agosto 2010 il 12:30
addirittura! A me invece sembra tutto perfettamente lineare: i 24 milioni sono pochi, ma considerando che Ibra a Barcellona ha fallito, non se lo comprava nessuno ma la società voleva liberarsene perché aveva investito molto su David Villa e non poteva più permettersi di pagare 12 milioni all’anno, credo che il compromesso sia corretto.
Poi sull’ingaggio, Ibra ha ragionato e si è reso conto che 12 milioni non glieli avrebbe potuti dare nessuno. La scelta era rimanere in un posto in cui non lo volevano a far panchina, o andare in un posto dove veniva osannato per 8 milioni (attenzione, stiamo parlando di 8 milioni, non di uno).
Infine, il pagamento è rateale, come spesso avviene per altri cartellini pesanti, solo che la novità sta nel fatto che anziché versare la prima rata subito, la si versa tra un anno. Io non ci trovo nulla di “oscuro” 😉
Sanghino 30 Agosto 2010 il 12:40
mah … che ti devo dire, negli ultimi minuti ho letto che il Milan starebbe per cedere Huntelar (o come si scrive;) per 14 … e lui non è che ha fallito … di più !!
Non mi paiono cifre in linea … Un giocatore che lo scorso hanno viene trattato a 70-80-90 (non ricordo) e quest’anno dopo aver fallito (??) facendo 25 reti ufficiali … che veda ridotto ad un terzo la propria valutazione non è proprio normale. Passi per lo stipendio. Considera poi … 40 milioni per Balotelli, certo ha prospettiva, ma Ibra credo che dia molte più certezze nell’immediato.
Marco Mancini 30 Agosto 2010 il 13:31
devi considerare anche che nella valutazione conta l’età, e Ibra tra poco più di un mese fa 29 anni, Balotelli ne ha 20 e Huntelaar 27, devi sempre pensare che più un calciatore arriva sui 30 e meno vale, specie se fa l’attaccante