La Sampdoria sogna l’impresa per 80 minuti, ma poi una disattenzione, l’unica in tutta la partita, affossa tutto, regalando la qualificazione alla fase a gironi della Champions League al Werder Brema.
I tedeschi partono bene mettendo sotto pressione i doriani con alcune folate offensive, ma alla prima occasione è la Samp ad andare in gol. Cassano riceve palla al limite dell’area sulla sinistra, crossa perfettamente per la testa di Pazzini ed è 1-0 all’8′. Alla ripresa del gioco gli uomini di Di Carlo sono più convinti e attaccano ancora fino a che ancora il Pazzo non va in gol. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il centravanti blucerchiato insacca con un destro al volo da cineteca. Ma non è la sola prodezza dell’ex punta della Fiorentina, la quale va vicina al terzo gol dopo un quarto d’ora con un colpo di testa respinto sulla linea di porta da un difensore.
Se il primo tempo è tutto o quasi di marca blucerchiata, la ripresa è tutta tedesca, con gli ospiti che spingono dal primo minuto in cerca del gol. Curci non corre grossissimi pericoli, ed anzi a pochi minuti dal novantesimo Cassano indovina la deviazione giusta per segnare il gol del 3-0. Sembra fatta, i tifosi doriani già cantano e sognano il ritorno nella massima competizione europea, ma in pieno recupero la difesa doriana si dimentica di Rosenberg che era entrato poco prima, e l’attaccante scandinavo insacca con un gran destro diretto all’angolino. Si va ai supplementari, ma la Samp ha già mollato psicologicamente e fisicamente. Infatti prima Marin coglie una traversa e pochi minuti dopo è Pizarro a chiudere definitivamente il discorso qualificazione con un gran destro da fuori area. La seconda frazione dei supplementari serve solo per una questione regolamentare perché i blucerchiati non ce la fanno più ad attaccare, anzi è il Werder ad andare ancora vicino al gol con un palo ancora di Marin al 120′, ma la gara finisce così. Alla Samp rimane la consolazione dell’Europa League, il Werder accede alla Champions abbastanza immeritatamente.
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