C’era un tempo in cui il Trofeo Berlusconi aveva una valenza ben precisa, perché assicurarsi la vittoria nell’amichevole estiva equivaleva a perdere il treno-scudetto nella stagione successiva. Milan e Juventus all’epoca erano le regine del campionato ed il tricolore era solo affar loro, mentre alle altre non restava che lottare per i posti in seconda fila. Poi arrivò Calciopoli a ristabilire l’equilibrio, ma anche la scarsa vena del Presidente rossonero, ormai stanco di investire nel calcio e preso principalmente dal suo ruolo politico.
Ed ecco spuntare l’Inter del miliardario Moratti, che faceva man bassa di campionati, relegando le due ex regine al ruolo di semplice comparse. Di qui la perdita di prestigio del Trofeo Berlusconi, diventato ormai un’amichevole estiva come tante altre e non più termometro della stagione successiva. Eh già, perché a giudicare da quello che ha detto il campo nella gara di ieri sera, il Milan dovrebbe assicurarsi il tricolore nella prossima stagione. Lungi da noi il voler mettere limiti alla provvidenza, ma rose ed acquisti alla mano ci pare un’eventualità di difficile realizzazione.
Ma tant’è: la Juventus si è aggiudicata la ventesima edizione del Trofeo Berlusconi, pur senza mostrarsi superiore al Milan, nonostante il gran numero di colpi di mercato messi a segno da Marotta.
Una gara di fine estate, con ritmi blandi e poche occasioni da gol, di fronte al solito parterre d’eccezione che vedeva in prima fila il ct italiano Cesare Prandelli. Il pubblico di San Siro ha approfittato della ghiotta occasione per invitare le foglie morte (Kaladze, Jankulovski, Huntelaar) a prendere un’altra destinazione, così da consentire a Galliani di intervenire sul mercato (Ibra è il sogno, ma difficilmente la cessione dei tre basterà a coprire il suo ingaggio).
Per quanto riguarda la gara c’è ben poco da raccontare, a parte qualche magia del solito Dinho, un paio di tiri di Seedorf e qualche accelerazione di Diego, che però non bastavano a schiodare il risultato. Per l’assegnazione della Coppa si è dovuti arrivare alla lotteria dei rigori, con la Juventus più precisa (reti di Pepe, Bonucci, Lanzafame, Diego e Motta) e Milan condannato dall’errore di Thiago Silva (a segno invece Ronaldinho, Bonera, Inzaghi ed Huntelaar). 5-4 e coppa che finisce nella bacheca della Juventus, in attesa che si cominci a fare sul serio già dal prossimo fine settimana.